Estratto dell’articolo di Caris Vanghetti per “il Messaggero”
giuseppe conte enrico letta 2
Allearsi per non sparire, si o no, e con chi? È questo l'ultimo tormento del Movimento 5 Stelle lacerato dal dopo Draghi […] Intanto, mentre gli uomini più vicini a Giuseppe Conte hanno già iniziato a scrivere il programma elettorale e ad abbozzare le liste, il mantra è quello di trovare un percorso di alleanze il più possibile inclusivo. Per dirla con le parole di un alto dirigente del Movimento 5 Stelle «creiamo un fronte dei progressisti che vada da Articolo Uno, all'area sinistra del Partito Democratico fino a quelle personalità più innovative che coltivano le istanze degli ambientalisti europei, ma certamente non chi vuole portare avanti le idee della cosiddetta agenda Draghi». Insomma uno schieramento che includa la sinistra radicale e ambientalista. […]
enrico letta e giuseppe conte 2
A cominciare dallo stesso Conte, che ieri, dopo aver constatato la chiusura del Partito Democratico (con il quale a partire da oggi i pentastellati svolgeranno primarie congiunte in Sicilia), ha polemicamente fatto notare che «Ormai la macchina delle primarie siciliane è partita e domani il Movimento vi prenderà parte. In queste ore però leggo diverse dichiarazioni arroganti da parte del Pd. Non accettiamo la politica dei due forni. Quel che vale a Roma vale a Palermo». Come a dire, senza accordo con il Pd per le elezioni politiche, in Sicilia correremo da soli.
GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA
[…] Il dubbio dei pentastellati, Grillo in primis, è quello del ritorno alle origini tout court con Alessandro Di Battista e Virginia Raggi in prima linea, e allora il tema delle alleanze sarebbe superato nei fatti e forse, ammettono sotto la garanzia di anonimato fonti vicine al comico genovese, «avrebbe anche più senso dal punto di vista elettorale«. […] i soldi per fare la campagna elettorale sono pochi e non c'è da aspettarsi che le reti Mediaset o la Rai diano al partito di Grillo la copertura televisiva di cui ha beneficiato nel 2013 o nel 2018. Allora rappresentava una vera a propria novità politica a livello internazionale che spostava molti punti di share e come tale era impossibile ignorarlo per la tv. Adesso è un'altra cosa, servono soldi e volti capaci di trascinare gli elettori.