TRUFFA BLACK MONEY SCAM
Si chiama "black money scam", è una delle ultime truffe scoperte, e punta a chi, in questi mesi di crisi, ha problemi economici e magari cerca un modo facile per fare soldi. Nel senso letterale della parola: fabbricarli. Ma a Milano è andata male a due truffatori che hanno provato a coinvolgere un ristoratore, perché l'uomo ha avvisato i carabinieri che li ha arrestati.
Nei primi giorni di novembre un 32enne, ristoratore milanese, ha deciso di mettere in vendita il suo locale perché la crisi legata al coronavirus non gli permetteva di andare avanti.
black money SCAM FRODE
All'annuncio su un sito internet hanno risposto due uomini che si sono presentati nel suo locale: distinti e ben vestiti, hanno detto di essere investitori immobiliari originari del Congo e gli hanno proposto un affare che non c'entrava con la vendita del ristorante.
Da un un trolley hanno estratto una cassaforte contenente numerosi fogli di carta nera, della dimensione tipica delle banconote da 100 euro, oltre a una serie di coloranti e prodotti chimici che - a loro dire - gli avrebbero permesso di trasformare quelle finte matrici in banconote vere.
TRUFFA DEI BLACK MONEY SCAM COI DOLLARI
Con una dimostrazione pratica gli hanno mostrato come fare: ponendo una banconota autentica tra due fogli neri e utilizzando particolari solventi, i colori si sono trasferiti sui doppioni scannerizzati. Insomma, da una banconota da 100 euro vera ne hanno ricavate altre due.
Ma non è un miracolo, è una truffa. Che funziona così: i truffatori si fanno consegnare dalla vittima una banconota vera, la trattano con sostanze chimiche, la pressano assieme a 2 matrici (che in realtà sono semplici fotocopie in bianco e nero) e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, sostituiscono i fogli neri con due banconote vere, facendo credere di aver moltiplicato il denaro.
carabinieri
Il raggiro si conclude poi con la vendita delle matrici e delle sostanze chimiche dietro pagamento di un'ingente somma di denaro. In questo caso al ristoratore sono stati chiesti 40 mila euro in contanti ma quest'ultimo, insospettito, ha avvisato subito i carabinieri.
Che, il 12 dicembre, si sono presentati all'appuntamento fissato per concludere l'accordo, bloccando i due mentre tentavano di allontanarsi dal locale. I due, sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di numerose mazzette di fogli di carta di colore nero riproducenti banconote da 100 euro, due bottiglie ricoperte di gesso, un flacone di soluzione fisiologica, tre siringhe e carta d’alluminio.
Il materiale è stato sequestrato mentre i due cittadini extracomunitari - un45enne e il 27enne, il primo con precedenti - denunciati a piede libero per tentata truffa in concorso. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti a verificare se, in passato, siano state commesse altre truffe con analoghe modalità. L'indagine è coordinata dal Pubblico Ministero Luca Gaglio della locale Procura della Repubblica di Milano.