Salvatore Riggio per il Messaggero
gravina terracciano
Il consiglio Federale ha nominato il professore ordinario di diritto amministrativo, Gennaro Terracciano, commissario ad acta per adeguare lo statuto della Lega di A ai principi informatori. Ma la Figc tende la mano ai club, che adesso avranno nove giorni per farlo autonomamente perché la Federcalcio, su proposta del presidente Gabriele Gravina, ha deciso di far entrare nel pieno delle sue funzioni il commissario a partire dal 26 febbraio (fino al 15 marzo). La nomina di Terracciano è arrivata con i voti contrari dei consiglieri Claudio Lotito e Beppe Marotta.
Gennaro Terracciano
Una proroga concessa dopo aver ascoltato la relazione del vicepresidente di Lega, Luca Percassi (la sua richiesta era fino al 31 marzo): «Abbiamo voluto dare risposte in termini distensivi», ha sottolineato Gravina. È l'ultimo capitolo politico-diplomatico di questa partita a scacchi tra Figc e Lega. Con il presidente federale che ha lanciato un avviso: «La possibilità che io mi dimetta se l'Italia non andrà al Mondiale? Questa è un'illusione, qualcuno forse la coltiva, ma è falsa».
MAURO MASI
Da ricordare che in via Rosellini sono ancora alle prese con la necessità di eleggere un nuovo presidente, il sostituto di Paolo Dal Pino. Il nome forte resta quello di Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria. L'ala lotitiana preme per Lorenzo Casini, 46enne capo di gabinetto del ministero della Cultura. Sullo sfondo c'è il nome di Mauro Masi, ex direttore generale della Rai, ora presidente di Consap. Serviranno 11 voti con la presenza di almeno 14 società.
IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA CARLO BONOMI lotito gravina LORENZO CASINI gabriele gravina foto di bacco DE LAURENTIIS GRAVINA