Giorgio Meletti per “il Fatto Quotidiano”
GIUSEPPE BONO FABRIZIO PALERMO MARCO ALVERA
L' ultimo grido in fatto di poltrone è la candidatura di Paolo Simioni alla guida di Fincantieri. L' amministratore delegato dell' Atac, la disastrata azienda tramviaria di Roma, è fortemente sostenuto dagli ambienti M5S più vicini alla sindaca Virginia Raggi.
La richiesta di fargli posto silurando Giuseppe Bono , di cui è allievo, l' amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo l' ha ricevuta (dicono in Cdp) da Stefano Buffagni , sottosegretario agli Affari regionali con ampia delega di Luigi Di Maio per le nomine. Anche Palermo deve a Buffagni la sua scelta, imposta al ministro dell' Economia Giovanni Tria che avrebbe preferito il profilo più prestigioso del vicepresidente della Bei Dario Scannapieco .
FABRIZIO PALERMO
È solo l' ultimo spaccato di come funziona il suk delle poltrone distribuite dallo Stato padrone nella Terza Repubblica. Svaniti i poteri forti e deboli anche i ministri, imperversano le trattative private, si misurano le relazioni personali, si intrecciano messaggi, promesse e minacce di cui i destinatari faticano a capire la genuinità della provenienza.
PAOLO SIMIONI
Sarà un segno dei tempi, ma si nota una crescente somiglianza con il calciomercato, dove presidenti e allenatori assistono impotenti alla girandola di giocatori orchestrata da mediatori e procuratori.
La Cdp ha centinaia di poltrone da assegnare, basti pensare che oltre a Fincantieri controlla Eni, Poste, Terna, Snam, Italgas e Saipem, solo tra le quotate, più il gigante delle assicurazioni per il commercio estero Sace e altre decine di società più o meno interessanti. Il 6 marzo prossimo Palermo dovrà portare al cda la designazione per Fincantieri e per altre società.
stefano buffagni
Oltre a Buffagni, protagonista del mercato manageriale è Claudia Bugno , consigliere di Tria, instancabile telefonatrice di richieste, suggerimenti e sponsorizzazioni a nome del ministro. Il suo curriculum sarebbe stato impreziosito dal posto nel cda di Banca Etruria se non l' avesse omesso: per questo conflitto d' interessi non dichiarato il ministro Flavio Zanonato cercò (invano) di cacciarla dal ministero dello Sviluppo economico.
claudia bugno dg2024 foto mezzelani gmt001
Quando Etruria fu commissariata Matteo Renzi la proiettò al vertice del comitato Roma 2024, al fianco di Luca di Montezemolo e Giovanni Malagò . Poi un posto da dirigente in Alitalia fino al marzo 2018: saltata l' Alitalia, tocca a Tria salvarla, e gli sono preziosi i consigli di Bugno che, come si evince dal curriculum, porta bene, quantomeno a quelli che segnala e sostiene.
Supefacente il caso di Andrea Pellegrini , merchant banker di lungo corso e amicissimo di Palermo che l' ha voluto al suo fianco come senior advisor per le partecipate. In realtà l' obiettivo di Pellegrini è la presidenza della Sace, soluzione che risolverebbe a Palermo la grana dei giganteschi conflitti d' interesse del suo amico e consulente.
Andrea Pellegrini
Pellegrini è consigliere d' amministrazione con importanti incarichi della Maire Tecnimont, principale concorrente nell' impiantistica petrolifera della Saipem, controllata da Cdp per la quale lo stesso Pellegrini è advisor. Il consulente di Palermo è anche vicepresidente della catena alberghiera Ihc, e consiglia Cdp sulle due catene alberghiere di cui è azionista, Th Resorts e Rocco Forte Hotels.
Pellegrini è anche consigliere dalla Sias, la grande concessionaria autostradale del gruppo Gavio.
stefano buffagni giuseppe conte
Ma non gli manca un posto nel cda della IDeA Capital Funds Sgr, il fondo di private equity del gruppo De Agostini, concorrente diretto dei fondi di private equity di Cdp. Pellegrini ha dunque una visibilità ampia sui business per i quali è advisor di Cdp, e a sua volta offre all' opinione pubblica una visibilità ampia sui mostri generati dal sonno della politica.