Estratto dell’articolo di Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA
La guerra interna cancella anche l'ultimo tabù. Il Movimento 5 stelle, il baluardo della democrazia diretta, non si fida più del voto su Rousseau. Non solo vuole, come hanno sancito gli Stati generali, riportare la piattaforma che è stata il cuore e la cassaforte dei 5 stelle sotto il controllo del Movimento. O stabilire dei patti stringenti, che non comprendano intromissioni di Davide Casaleggio nella linea politica. Quel che hanno chiesto nelle ultime ore i ministri M5S è che nulla sia deciso sulla nuova leadership collegiale, che avrebbe dovuto essere eletta entro la fine dell' anno, prima che con il manager e con il suo staff non sia stato trovato un accordo.
luigi di maio vito crimi
[…] c'è un problema di fiducia che ormai mina profondamente i rapporti tra le figure istituzionali del Movimento e chi è fuori dal Parlamento. Davide Casaleggio ha dato man forte alla richiesta di Di Battista di conoscere i voti con cui gli attivisti avevano scelto gli oratori per gli Stati generali. Il sospetto è che l' ex deputato conoscesse i numeri a lui favorevoli, perché qualcuno a Milano glieli aveva rivelati nonostante Vito Crimi si fosse rifiutato di renderli pubblici «per non inquinare con personalismi un percorso collettivo».
luigi di maio vito crimi 2
«Come facciamo a fidarci di un voto che gestirebbe Davide, ora che si è messo così apertamente contro di noi?», chiede un ministro in una delle tante call delle ultime ore. […]