Giulio Silvano per Il Foglio.it
E’ tornato Tucker Carlson, il megafono delle teorie cospirazioniste della tv via cavo Fox News, facilitatore del trumpismo più estremo, difensore dei “patrioti” che sono entrati in Campidoglio il 6 gennaio.
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Dopo esser stato licenziato dall’emittente di proprietà dei Murdoch, dove conduceva il programma serale più seguito, Carlson ha deciso di usare Twitter per la sua rentrée: monologhi di dieci minuti (i monologhi erano il suo format anche in tv) registrati da quella che sembra casa sua – un mood pandemico se non fosse per la camicia a quadri e la cravatta preppy da prima serata.
Seppur fossero lasche, ora non ci sono nemmeno più le restrizioni murdocchiane a tenerlo a bada, e così Carlson può lasciarsi andare nella piattaforma di Elon Musk, e chi colpire, nella prima puntata postata martedì sera, se non il leader di un paese invaso da un esercito straniero?
tucker carlson
Per Carlson il presidente ucraino Volodomyr Zelensky è un “comico trasformatosi in oligarca”, un uomo “sudato e simile a un ratto”, “persecutore di cristiani e amico di BlackRock”. Aggiunge che l’America sbaglia a vedere Zelensky come un “santo vivente” e che è stato lui a far saltare la diga di Kakhovka, lo dimostrerebbe il fatto che il disastro ha causato più danni ai russi rispetto agli ucraini.
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