Giuseppe Sarcina per il "Corriere della Sera"
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Pro o contro il professore accusato di molestie sessuali. I docenti dell'Università di Harvard, una delle più importanti negli Stati Uniti, si dividono aspramente con uno scambio pubblico di lettere. È un caso nazionale, culminato martedì 8 febbraio con una denuncia alla Corte federale di Boston contro i vertici dell'ateneo.
L'esposto è firmato da tre studentesse, Lila Kilburn, Margaret Czerwienski e Amulya Mandava, che rimproverano ai dirigenti di Harvard di non aver fatto nulla per fermare «i comportamenti scorretti del professor John Comaroff». Pressioni, pesanti avances.
lila kilburn, margaret czerwienski e amulya mandava
Comaroff, nato in Sudafrica, 77 anni, è un antropologo di solida reputazione scientifica, specializzato nelle società africane. Ma guardato con sospetto dalle giovani che frequentano i suoi corsi.
Lila Kilburn ha raccontato come il «prof» l'avesse infastidita fin dai primi incontri,quando cercò di baciarla durante un colloquio di studio. Lila provò a sottrarsi al pressing di Comaroff, dicendogli che sarebbe andata in vacanza con la sua partner in Camerun. Un modo, ha spiegato, per fargli capire che non era interessata a relazioni con uomini.
Per tutta risposta l'antropologo le impartì una lezioncina sullo «stupro rieducativo delle lesbiche», praticato in «alcune aree dell'Africa». Seguirono altri episodi spiacevoli, finché lo scorso anno Kilburn non chiese l'intervento degli organi direttivi di Harvard.
Nel frattempo spuntarono altre segnalazioni su Comaroff, riportate nei dettagli dal giornale interno curato dagli studenti, The Harvard Crimson. Per mesi non è successo nulla, fino a quando le tre studentesse non hanno fatto sapere che si sarebbero rivolte alla magistratura federale.
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A quel punto l'Università ha condotto una rapida indagine, concludendo che l'antropologo aveva usato un linguaggio «non professionale» e non consono con le regole che vietano «molestie basate sul genere».
Nello stesso tempo, però, Comaroff non poteva essere considerato responsabile «di contatti sessuali non richiesti». Nei giorni scorsi sono usciti allo scoperto circa 90 accademici, tra i quali alcune celebrità nazionali, come la storica Jill Lepore, l'antropologo Paul Farmer (noto anche per il suo impegno ad Haiti dopo il terremoto del 2010), Stephen Greenblatt, studioso di Shakespeare, Randall Kennedy, giurista. Il gruppo ha diffuso una lettera che difende Comaroff su tutta la linea.
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Un solo passaggio del testo: «Il professore ha dato un avvertimento legittimo sullo "stupro rieducativo"; noi ci saremmo sentiti eticamente obbligati a fare la stessa cosa».
Ma lunedì 7 febbraio ecco la replica di 50 docenti, altrettanto quotati, come per esempio lo storico Walter Johnson: «Evidentemente Comaroff ha una rete potente di amici e di colleghi che hanno rapidamente accolto la tesi difensiva dei suoi avvocati. In questo modo, però, si scoraggiano gli studenti a esporsi».
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