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    CONDOMINI A MANO ARMATA – L’UOMO CHE HA UCCISO CINQUE PERSONE NELLA SUA PALAZZINA DI TORONTO ERA UN ITALIANO, SI CHIAMAVA FRANCESCO VILLI E AVEVA 73 ANNI – L’UOMO, COME IL KILLER DI FIDENE CLAUDIO CAMPITI, HA SBROCCATO E FATTO UNA STRAGE IN SEGUITO A DISPUTE CONDOMINIALI. NEGLI ANNI, IL 73ENNE AVEVA POSTATO SU FACEBOOK NUMEROSI VIDEO IN CUI MINACCIAVA L'AMMINISTRAZIONE DEL SUO PALAZZO - NEL 2019 ERA STATO CHIESTO UN PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO NEI SUOI CONFRONTI PER MOLESTIE VERSO I CONDOMINI...


     
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    Francesco Villi 2 Francesco Villi 2

    (ANSA) - L'uomo che ha ucciso a colpi d'arma da fuoco cinque persone (tre uomini e due donne) in un condominio alla periferia di Toronto è un immigrato italiano che aveva molestato per anni i suoi vicini e aveva minacciato il board dell'edificio nella convinzione che la sala elettrica lo facesse ammalare.

     

    Lo ha riferito la polizia, dopo aver identificato l'aggressore come Francesco Villi, 73 anni, emigrato in Canada con la madre quando aveva 17 anni e rimasto ucciso nello scontro con gli agenti poco dopo la tragedia. Una tragedia che rievoca quella dei giorni scorsi a Fidene, alla periferia di Roma, dove il 57enne Claudio Campiti, da tempo in lotta con l'amministrazione condominiale e i suoi condomini, ha ucciso quattro donne durante la riunione di condominio nel gazebo di un bar.

     

    TORONTO - SPARATORIA IN UN CONDOMINIO TORONTO - SPARATORIA IN UN CONDOMINIO

    Tre delle vittime di Villi erano membri del board del condominio. I video della sua pagina Facebook, compreso uno postato il giorno della sparatoria, documentano la sua frustrazione con il management della palazzina e con gli altri residenti, e includono le sue frequenti ma non documentate accuse sulla nocività della sala elettrica. Villi aveva perso diverse battaglie legali con il board, che nel 2019 aveva richiesto un provvedimento restrittivo nei suoi confronti per le molestie verso altri condomini.

     

    TORONTO - SPARATORIA IN UN CONDOMINIO TORONTO - SPARATORIA IN UN CONDOMINIO

    Un tribunale gli aveva proibito anche di postare sui social. Nei mesi recenti, la società proprietaria dell'edificio aveva chiesto al tribunale di imprigionare Villi e di costringerlo a vendere il suo appartamento come "sanzione" per non aver rispettato la precedente misura dei giudici. In un post pubblicato domenica, l'uomo li aveva definiti "assassini" per le azioni legali che avevano intentato contro di lui.

     

     

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    Francesco Villi 1 Francesco Villi 1

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