Dagotraduzione dal Mirror
Malcom MacDonald
Un uomo inglese, Malcom MacDonald, che nel 2010, per via di un’infezione al sangue, aveva perso il pene, è stato costretto per anni a tenerlo attaccato al braccio prima di poterlo reimpiantare nel posto giusto.
MacDonald, 47 anni, ha raccontato il suo calvario in un nuovo documentario di Channel 4. «È stata un’operazione di nove ore. La prima cosa che ho fatto è stata guardare in basso e ho pensato: “Oh i miei giorni! L’hanno preso questa volta. Mi sento di nuovo un uomo vero».
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L’uomo aveva perso il pene nel 2010 per via di un’infezione al sangue. I medici gli avevano ricostruito un organo di 15 centimetri che doveva essere impiantato tra le gambe nel 2015, ma siccome in quel momento in quella zona non arrivava ossigeno al sangue, il membro gli è stato impiantato sul braccio.
Poi, per via dei ritardi ospedalieri e della pandemia di Covid, l’uomo ha dovuto tenere il pene attaccato al braccio fino ad oggi. «La mia fortuna nella vita non è stata così buona finora, ma non può solo andare male per così tanto tempo, no? Riesci a immaginare sei anni della tua vita con un pene che oscilla sul tuo braccio? È stato un incubo, ma ora non c'è più - quel piccolo bastardo».
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