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    L’UOMO VOLANTE! AL GOLDEN GALA DI ROMA ARMAND DUPLANTIS ABBATTE IL MURO DI BUBKA: IL SALTATORE SVEDESE FA IL RECORD DEL MONDO NELL'ASTA: 6,15 ALL'APERTO, UN CENTIMETRO OLTRE QUELLO DELLA LEGGENDA UCRAINA NEL '94. È LUI IL PERSONAGGIO GIUSTO PER RIPORTARE LA REGINA DEGLI SPORT OLIMPICI AL CENTRO DELL' ATTENZIONE PRIMATO AZZURRO DI CRIPPA NEI 3000. E POI TORTU, TAMBERI, SCOTTI…


     
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    Mario Nicoliello per ''Il Messaggero''

     

     

    duplantis duplantis

    Manca il pubblico, non i grandi risultati. La quarantesima edizione del Golden Gala regala il primato mondiale all' aperto del salto con l' asta e il record italiano dei 3000 metri. Il protagonista internazionale è lo svedese Armand Duplantis, il volto della copertina tricolore è quello di Yeman Crippa.

     

    Mondo sale fino a 6.15, misura che sotto le stelle nessuno aveva mai valicato, il braccio destro di Dio (questo significa Yemaneberhan in amarico) centra il tris di primati nazionali, dopo quelli su 5000 e 10000. Il 2020 passerà alla storia come l' anno di Duplantis, signore indiscusso dell' atletica globale, un ventenne che nella stagione più complicata riscrive il libro dei record. In inverno aveva portato il primato del mondo al coperto fino a 6.18, in estate sfodera una serie di prestazioni monstre, sempre sopra i 6 metri, mettendo la ciliegina sulla torta dentro lo stadio Olimpico.

     

    duplantis duplantis

    È lui il personaggio giusto per riportare la regina degli sport olimpici al centro dell' attenzione. Dopo l' addio di Bolt, il presidente della Federazione internazionale Sebastian Coe (in tribuna a Roma, insieme al numero uno del Coni Malagò e al Ministro dello Sport Spadafora, che ha introdotto il meeting dicendo che simbolicamente dall' Olimpico ricominciano tutti a correre) ha trovato il faccione sorridente da far girare sui Social per far parlare di atletica.

     

    Archiviata la vittoria a quota 6 metri, Duplantis decide di scalzare Sergey Bubka dagli annali anche al capitolo outdoor. Così si presenta sotto la curva Nord a 6.15, un centimetro in più rispetto al 6.14 saltato dall' ucraino nel 1994 al Sestriere. Il primo tentativo è vano, il secondo riesce, così Duplantis diventa l' imperatore assoluto dell' asta, detenendo entrambi i primati.

    duplantis duplantis

     

    «È pazzesco, perché è stata una gara strana e molto lunga, in cui ho trovato il ritmo solo sugli ultimi due salti. Ho lavorato duro in quest' anno particolare e sono felice per i risultati raggiunti», spiega lo svedese della Louisiana, allenato dal papà Greg, ex astista statunitense, e con la mamma scandinava. «Mi dispiace che i miei genitori non siamo con. Adesso farò un po' di festa, ma resterò sempre concentrato per l' ultima tappa della Diamond League a Doha». Classe 1999, campione europeo e vice iridato, Duplantis è un predestinato: «Il record all' aperto doveva arrivare da tempo.

     

    duplantis duplantis

    Sentivo sulle spalle la pressione della gente che mi chiedeva sempre di questa misura». Yeman Crippa migliora il primato nazionale dei 3000, esibendosi in 7'3827, 127 meglio rispetto al crono di Gennaro Di Napoli del 1996 a Formia. Alla campana il trentino sembra spacciata, poi con un fenomenale giro conclusivo centra l' obiettivo, diventando l' azzurro più veloce su 3000, 5000 e 10000.

     

    «Nonostante il Covid, ho fatto veramente una bella annata. Il mio carattere è cambiato, non mi faccio impaurire dagli altri. Avevo chiesto di inserire questo 3000 e ho ripagato col record». Crippa è stato quarto nella gara vinta dall' ugandese Kiplimo (7'2664, miglior cifra stagionale e record della Diamond League) su Jakob Ingebrigtsen (7'2705, primato norvegese).

     

    crippa crippa

    La curva Sud è vuota, ma Gianmarco Tamberi, con il numero 8 del suo idolo Kobe Bryant sulla maglia, urla comunque verso gli spalti. L' altista sale fino a 2.27, poi sbaglia 2.30 e passa direttamente a 2.32 per cercare di scalzare dalla vetta l' ucraino Protsenko (2.30). Non ci riesce e si deve accontentare della seconda posizione: «Lui è stato bravo e ha meritato di vincere», spiega l' uomo dalla barba a metà. Nel duello sui 100 metri Filippo Tortu batte ancora Marcell Jacobs: il brianzolo è terzo in 1009 (48 ore dopo il 1007 di Bellinzona), il gardesano è quarto in 1011, a un centesimo dallo stagionale. Entrambi sono apparsi in spolvero, ma nulla hanno potuto contro il sudafricano Simbine (996) e l' ivoriano Cissé (1004).

     

    tamberi tamberi

    Così l' unico successo azzurro è del ventenne lodigiano Edoardo Scotti: 4521 sui 400, quarto italiano di sempre e miglior Under 23. Nei 100 femminili 1085 per l' olimpionica giamaicana Elaine Thompson, miglior risultato al mondo quest' anno nell' unica uscita all' estero. Quando il sole non era ancora tramontato, dopo l' Inno di Mameli, Karsten Warholm si ferma a 4707 sui 400 ostacoli, centrando solo il record del meeting.

    tortu tortu

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