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    “A FRA STA PISCHELLA SE L'È SCOPATA PRIMA UN MIO AMICO, POI IO, POI UN ALTRO, POI IN DUE SULLA VASCA, POI NUN S'È CAPITO UN CAZZO" - I CINQUE NORDAFRICANI CHE HANNO STUPRATO UNA 16ENNE A ROMA SI VANTAVANO SU WHATSAPP DELLE LORO GESTA - IL RACCONTO DELLA VITTIMA: “SONO ASTEMIA MA QUELLA SERA HO BEVUTO. HANNO INCOMINCIATO A FARE BEER PONG, TU BUTTI LA PALLA E SE BECCHI IL BICCHIERE LO BEVI. IO NE AVEVO BECCATI TANTI” – “MI SONO RITROVATA A LETTO PERCHÉ VOLEVO DORMIRE, MI SONO RITROVATA LUI CHE MI BACIAVA” – L’AMICA 18ENNE, INDAGATA PER FAVOREGGIAMENTO: “BARCOLLAVA, SI VEDEVA CHE ERA PARECCHIO BRILLA, MA MI SEMBRAVA COMUNQUE PRESENTE A SE STESSA…”


     
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    Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it

     

    STUPRO ROMA 1 STUPRO ROMA 1

    l film dello stupro. Quattro giovanissimi violentano una 16enne ubriaca durante un party a Roma, quartiere San Paolo. Uno di loro, un 17enne, riprende con il cellulare gli abusi e poi li rende virali girandoli in una chat di whatsapp "I mercenari del vicolo", di cui fanno parte ragazzi che hanno un'età compresa tra 14 e i 20 anni.

     

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    Le riprese vanno in "scena" in un appartamento. La padrona di casa, 18 anni, organizza una serata a base di alcolici. È la notte del 7 febbraio 2021 e al festino sono presenti in tutto sei persone, compresa la vittima. Il resto della comitiva, per investigatori e inquirenti, si trasformano quella notte in "carnefici".

     

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

    I due minorenni e i due maggiorenni (Arsid Kotaj e Sabbri Zaki) sono accusati di violenza sessuale di gruppo. In più, tra gli indagati, figura anche l'amica 18enne: accusa di favoreggiamento. Avrebbe cercato di coprire le responsabilità dei 4 tentando di convincere l'amica che, quella notte, lei era consenziente: "Non denunciarli".

     

    Una storia che ricorda, molto da vicino, lo stupro di Capodanno, gli abusi sessuali, avvenuti sempre a Roma, nei confronti di una 17enne durante il veglione di San Silvestro, da parte di tre ragazzi il 31 dicembre 2020.

     

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    "Mi sono sentita come un oggetto", racconta agli investigatori Paola, il nome della vittima è di fantasia. "Dopo che ha finito uno di loro è arrivato un altro, come un via vai". "So solo che non volevo farlo con loro - precisa agli inquirenti la 16enne - perché ero ubriaca e loro non mi piacevano". Quella notte al party scorrono fiumi di alcol. Paola, come riferisce ai pm, è astemia. Eppure si butta a capofitto in un gioco di bevute: "Hanno incominciato a fare il "beer pong", ci stanno tanti bicchieri, tu butti la palla e se becchi il bicchiere lo bevi. Io ne avevo beccati tanti quindi ho bevuto...".

     

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    Il racconto prosegue: "Anche loro avevano bevuto e come me erano ubriachi, anzi penso che loro capivano un po' di più perché sono abituati", sottolinea. Ricorda che quella notte, dopo l'abuso di superalcolici "andavo a sbattere da tutte le parti. Mi sono ritrovata a letto perché volevo dormire, mi sono ritrovata lui che mi baciava e che ci provava...".

     

    La vittima, ricostruisce la squadra mobile, "ingerisce una quantità di alcolici tale da essere trasportata da uno dei ragazzi, dopo aver subito atti sessuali, come un corpo morto, da una stanza fino al bagno, per essere immersa in una vasca piena d'acqua, ragionevolmente per farle riprendere conoscenza, e dove viene nuovamente coinvolta in atti sessuali".

     

    Ma a riferire agli investigatori i dettagli sconvolgenti di quel 7 febbraio è anche l'amica 18enne che ha organizzato la festa. La padrona di casa cerca di ridimensionare l'accaduto di fronte agli inquirenti. "Lei barcollava si vedeva che era parecchio brilla, In ogni caso mi sembrava comunque presente a sé stessa".

     

    La 16enne in quegli stessi giorni scrive ad una compagna di scuola. A lei offre un racconto di quella sera, "mi viene proprio da deprimermi perché ho le immagini di quello che mi hanno fatto quella sera. Ci penso sempre più non vorrei venire a scuola però per non fare assenze vengo".

     

    STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE STUPRO DI CAPODANNO A ROMA - LA FESTA NELLA VILLA DI PRIMAVALLE

    Nel frattempo i video in cui è ripresa mentre subisce le violenze iniziano a circolare. A far girare i filmati è uno dei "protagonisti" minorenni della serata: lo spedisce in una chat in cui sono presenti 15 persone. Poi così scrive, in privato, su whatsapp ad un amico: "Pe ditte ce stava sta pischella che era venuta" al party "a Fra sta pischella se l'è scopata prima un mio amico, poi io, poi un altro, poi se la semo, poi se la semo fatta in due nella vasca, poi se l'è riscopata" di nuovo un altro "poi io....poi nun s'è capito un ca...". La persona con cui chatta si complimenta con lui. E anzi sembra quasi invidiarlo. "L'interlocutore - scrive la squadra mobile - risponde divertito rammaricandosi per non essere stato presente".

     

    Al 17enne non viene mai in mente che possa essersi trattato di uno stupro. Il fatto che la 16enne avesse bevuto fino ad ubriacarsi e fosse perciò vulnerabile non è oggetto della discussione. Anche se si rende conto che il party, quella notte, ha preso effettivamente una piega "singolare": "Quello che è successo - sottolinea in un altro messaggio - tu manco te immagini, cioè so successe cose.... oddio".

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