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    LA 18ENNE BENEDETTA PODESTA’ E’ STATA RITROVATA SUL LETTO DEL SUO APPARTAMENTO - ERA MORTA DA 48 ORE. LE AUTORITÀ BRITANNICHE PER ADESSO ESCLUDONO LA “SOUSPICIOUS DEATH”, OVVERO LA MORTE DOLOSA, FORMULA CHE LASCIA APERTA LE POSSIBILITÀ DELLA MORTE NATURALE O DI UN ARRESTO CARDIACO DOVUTO (MA È SOLO UN' IPOTESI) A OVERDOSE


     
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    benedetta podesta benedetta podesta

    Alessandro Fulloni per il “Corriere della Sera”

     

    A trovarla priva di vita nell' appartamentino che aveva in affitto a Londra è stata un' amica, allertata dalla madre che non riusciva a contattare più la figlia dal 25 aprile. «Vai casa a casa sua, vai a vedere come sta. Il telefono sta squillando a vuoto da troppo e sono preoccupatissima». Benedetta Podestà, 19 anni da compiere a giugno, genovese, era sul letto. Ma non respirava, morta da circa 48 ore. Sulle cause è mistero fitto e indaga Scotland Yard. Dall' ufficio del coroner (a metà tra investigatore e e medico legale) è stata chiesta l' autopsia.

     

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    Un decesso che segue di pochi giorni quello di Francesca Bisso, maestra veneta di 24 anni, anche lei trovata priva di vita - per un probabile suicidio - il 16 aprile a Londra dove si era trasferita un anno e mezzo fa per studiare inglese e informatica e lavorando in una pub.

     

    Nei mesi scorsi altri due italiani sono stati trovati morti nella capitale britannica: una manager di 29 anni (cause naturali) e un cameriere di 22, anche lui per suicidio. Benedetta, diplomata allo Scientifico, era a Londra da diversi mesi per migliorare l' inglese che già parlava discretamente. Per mantenere soggiorno e studio era riuscita a trovare impiego in un pub. Un sogno, quello di vivere un' esperienza lavorativa all' estero, del quale aveva parlato alla madre subito dopo una vacanza studio e l' esame di maturità, all' Istituto Maria Ausiliatrice di Genova.

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    Chi la conosceva la descrive come una ragazza vivace, solare, e la ricorda con il suo diminutivo: «Bibi». Bionda, gli occhi chiari, lo sguardo curioso. Foto e racconti del suo profilo Facebook descrivono una ragazza come tante, che aveva voglia di viaggiare e conoscere il mondo. Immagini in spiaggia e in discoteca; allegra assieme con i compagni di classe in gita e mentre scherza sul «muretto» della comitiva, dalle parti della stazione Brignole.

     

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    Proprio a Londra Bibi era già stata nel 2012 per quel primo soggiorno fuori dall' Italia che aveva rafforzato il desiderio di imparare le lingue. Le autorità giudiziarie britanniche per adesso escludono la «souspicious death», ovvero la morte dolosa, formula che lascia aperta le possibilità della morte naturale o di un arresto cardiaco dovuto - ma è solo un' ipotesi - a overdose.

     

    Sul corpo non c' erano segni di violenza, lividi o ferite da taglio. Gli elementi utili all' indagine verranno dall' autopsia che si terrà in settimana. Mentre anche la Procura di Genova ha aperto un fascicolo (solo «un atto dovuto» viene precisato dall' ufficio del sostituito procuratore Federico Manotti) da Scotland Yard filtra pochissimo: gli investigatori hanno ascoltato le testimonianze di amici e conoscenti, oltre che dei suoi colleghi di lavoro.

    Benedetta Podesta Benedetta Podesta

     

    La mamma, assistita dallo psicologo messo a disposizione dal Consolato, è giunta a Londra in serata. Aveva regolarmente sentito la figlia per telefono sino al 25 aprile. Benedetta le aveva detto di non sentirsi bene, tanto da preannunciarle che forse non sarebbe andata al lavoro. Le stesse parole ripetute a un' amica cara: «Ho febbre e mal di testa». Poi nient' altro. Bibi ha smesso di rispondere alle chiamate e la mamma si è preoccupata. Chiedendo a un' amica di andare a controllare.

     

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    Dopo la notizia della morte, sul profilo Facebook di Benedetta si sono moltiplicati i pensieri addolorati degli amici. «Ricordo ancora tutti i momenti felici passati da bambine insieme» scrive Camilla «in lacrime». Mentre Rino aggiunge: «Piango per te e per i tuoi genitori». Un suo collega italiano a Londra posta una foto del pub in cui lavoravano, mettendola nel suo «profilo»: tutti con i volti sorridenti mentre brindano con un boccale di birra, indosso magliette verdi e in testa una specie di tuba. Sotto all' immagine tante «faccine» in lacrime.

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