VIDEO - KIM KARDASHIAN DOPO LA RAPINA: ''MI STAVANO PER SPARARE ALLA SCHIENA''
PIERROT E LA BANDA DEI SOLITI SOSPETTI IN MANETTE PER LA RAPINA KARDASHIAN
Stefano Montefiori per il Corriere della Sera
kim kardashian kanye west
La rapina ai danni di Kim Kardashian - rubati oltre nove milioni in gioielli - la notte tra il 2 e il 3 ottobre aveva portato molta pessima pubblicità a Parigi, che negli ultimi mesi ha conosciuto altri attacchi a mano armata contro turisti e uomini d' affari russi, asiatici e medio-orientali.
arresti per la rapina a kim kardashian
Già spaventati dal terrorismo, non pochi ricchi visitatori stranieri cominciano ad allontanarsi da una capitale del lusso dove i rapinatori sono potuti entrare nella discreta residenza senza insegne «No Address» nel quartiere della Madeleine, puntare una pistola alla tempia della celebrità americana, ammanettarla nella vasca da bagno prima di andarsene con calma, a piedi e in bicicletta, con le borse nere piene di oro e diamanti.
Anche per questo la polizia parigina ha dedicato importanti risorse a indagini durate tre mesi, che ieri hanno portato alla grande operazione scattata all' alba in tutta la Francia: 17 persone arrestate a Parigi, in periferia (Créteil, Raincy, Vincennes, Noisy-le-Sec, Charenton-le-Pont) e in Provenza, a Grasse.
arresti per la rapina a kim kardashian
Sono quasi tutte vecchie conoscenze della BRP, la brigata di repressione del banditismo di stanza al mitico 36, quai des Orfèvres. Il più anziano degli arrestati, un 73enne di origine italiana bloccato a Grasse e noto come Pierrot, ha 73 anni, e il più giovane 22, ma la maggior parte dei banditi catturati hanno dai cinquant' anni in su.
Secondo fonti di polizia sono legati ad alcune famiglie originarie della regione algerina della Cabilia, e a gruppi di nomadi. Due degli arrestati hanno contatti ad Anversa, in Belgio, ed erano incaricati della ricettazione dei diamanti.
Ci sono poi tre donne, che hanno seguito gli spostamenti di Kardashian nei giorni prima del colpo, durante la settimana della moda.
arresti per la rapina a kim kardashian
I banditi in ottobre hanno compiuto un' azione spettacolare e preparata con cura, ma hanno commesso due errori decisivi.
Quella notte intorno alle 2 la guardia del corpo Pascal Duvier era assente perché aveva accompagnato in discoteca la sorella Kourtney. Cinque persone con la scritta «Police» sui giubbotti si sono presentate allora al numero 7 di Rue Tronche, davanti al guardiano notturno di palazzo Pourtalès con le armi in pugno, e hanno chiesto dove fosse «la moglie del rapper», ovvero Kim Kardashian, sposata all' artista americano Kanye West.
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Sono saliti fino alla penthouse al sesto piano con la grande vetrata sui tetti di Parigi, e sono riusciti a entrare nell' appartamento di Kim Kardashian, minacciandola con la pistola. «Ho avuto paura che mi sparassero alla schiena, sono sconvolta al solo pensarci», dice la vittima in lacrime nel trailer del suo nuovo reality show.
Per immobilizzarla hanno usato manette di plastica di tipo «Serflex», ma uno dei componenti della banda ha lasciato sulla manetta una traccia di Dna. Finita l' operazione, i rapinatori si sono allontanati riuscendo a non attirare l' attenzione ma, secondo errore, hanno perduto nella strada accanto una piccola croce in platino e diamanti del valore di circa 30 mila euro, che l' indomani è stata raccolta da un passante e consegnata alla polizia. Anche lì la scientifica ha trovato tracce di Dna.
kim kardashian dopo la rapina
I reperti genetici sono stati confrontati con quelli custoditi nel sistema Fnaeg (Archivio nazionale delle impronte genetiche) ed è stato possibile risalire a uno degli arrestati, già più volte finito in prigione e noto alla polizia giudiziaria.
A quel punto gli investigatori hanno atteso altre settimane prima di entrare in azione, perché volevano rintracciare tutta la banda, compresi quanti si sono occupati di trovare acquirenti per il bottino.
L' avvocato di Kardashian, Jean Veil, ha ringraziato la polizia francese e aggiunto che «gli arresti mettono fine a speculazioni indegne sull' ipotesi che la rapina fosse un' operazione pubblicitaria di madame Kardashian» .
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