GIORGIA MELONI - PARTITO CONSERVATORI E RIFORMISTI EUROPEI
1 - FONTI UE, TIMORI PER VITTORIA DESTRA? VOTO VA RISPETTATO
(ANSA) – Se in Ue ci sono timori per ripercussioni economiche di una eventuale vittoria della destra in Italia? "Le elezioni degli Stati membri vanno rispettate. L'Eurogruppo non fa speculazioni sull'esito del voto" in un Paese europeo, "sarebbe inappropriato per l'Ue prendere posizione". E' quanto sottolinea un alto funzionario dell'Ue rispondendo alla domanda dei cronisti in vista della riunione dell'Eurogruppo e dell'Ecofin di questa settimana a Praga.
2 - LA BCE AVVERTE MELONI: “SCUDO ANTI-SPREAD SOLO CON I CONTI A POSTO”
Estratto dell'articolo di Claudio Tito per www.repubblica.it
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Nella virtuale “pagella europea” che da novembre prossimo le istituzioni comunitarie assegneranno al governo italiano, il voto più pesante sarà quello della Bce. Perché - volenti o nolenti - il destino del nostro debito pubblico dipende in larga parte dalla Banca centrale.
E su questo punto il messaggio verso Giorgia Meloni è già partito da Francoforte. Lo “scudo” anti-spread della Banca si attiverà solo a certe condizioni, solo cioè se l’eventuale tensione sui titoli di Stato non sarà stata provocata da scelte improvvide del nuovo esecutivo.
LO SCUDO ANTI SPREAD DELLA BCE
[...] Il segnale lanciato verso Roma è una delle tessere su cui si sta componendo una vera e propria guerra dentro la Bce. Il braccio di ferro tra “falchi” e “colombe” sta diventando sempre più duro. [...] Ma in questo conflitto non è affatto estranea la campagna elettorale italiana. Perché? Perché il sottinteso della discussione comprende il messaggio all’Italia e in particolare alla leader considerata in pole position.
[...] Ma soprattutto in gioco c’è lo “scudo” a protezione del debito pubblico, l’arma che dovrebbe evitare che i tassi sui nostri Btp diventino insostenibili: il Tpi (Transmission Protection Instrument), la versione edulcorata del draghiano “whatever it takes”. Da Francoforte, allora, è stata spedita informalmente una spiegazione di come funzionerà lo “scudo”.
SPREAD ITALIANO 2
Se il futuro governo di Roma pensa di poter fare affidamento su questo strumento qualsiasi cosa accada nei prossimi mesi, se lo scorda. I banchieri europei, infatti, attiveranno la difesa dei titoli di Stato italiani se l’esecutivo “si comporterà bene”, se le sue politiche non saranno “spandi e spendi”.
Se, ad esempio, lo Spread arrivasse sopra i 300 o i 400 perché l’Italia non avrà seguito le indicazioni di Bruxelles e Francoforte, e non per la speculazione dei mercati, allora la Bce dirà che per il Belpaese non ci sono le condizioni previste dal regolamento - appositamente vaghe - per agire.
[...] Tutto questo è stato trasmesso alla leader di Fdi in maniera informale, ma molto chiara. Non è un caso che da alcuni giorni Giorgia Meloni abbia iniziato a correggere il tiro ripetendo che non c’è bisogno di nuovi scostamenti.
GIORGIA MELONI
Che aggraverebbero la sua eventuale partenza governativa. E che abbia sottolineato che il Pnrr può essere limato ma non stravolto, e comunque seguendo le indicazioni della Commissione.
Non è nemmeno un caso che la stessa leader del centrodestra abbia fatto pervenire - attraverso altri canali, sempre ufficiosi - una pressante richiesta di collaborazione al membro italiano della Bce: Fabio Panetta. Prima dello “scudo”, serve chi lo sappia maneggiare. Anche per evitare di mettersi definitivamente le mani nei capelli per qualche altra uscita improvvida di Matteo Salvini, come accaduto domenica scorsa a Cernobbio.
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