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    IL CINEMA DEI GIUSTI - UN PO’ FUORI MODA NEGLI ULTIMI ANNI, A TUTTO VANTAGGIO DEL PIÙ CONSUMISTICO E FILO-AMERICANO BABBO NATALE, LA BEFANA VIENE RECUPERATA PROPRIO IN QUESTI ANNI DI #METOO CON “LA BEFANA VIEN DI NOTTE” DI MICHELE SOAVI - L’OPERAZIONE È TUTTA COSTRUITA SU UNA PROTAGONISTA FORTE COME PAOLA CORTELLESI - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    LA BEFANA VIEN DI NOTTE LA BEFANA VIEN DI NOTTE

    Un po’ fuori moda negli ultimi anni, a tutto vantaggio del più consumistico e filo-americano Babbo Natale, la Befana viene recuperata proprio in questi anni di #metoo e di sovranismi per una nuova avventura. Anche se al cinema, a dire il vero, non è mai stata così presente, anzi. Ricordiamo solo, per i lettori vecchiotti, un televisivo Scaramacai e la Befana del 1962 con il clown interpretato da Pinuccia Nava contro la Befana di Giusy Raspani Dandolo. Delizia…

     

    Questo “La Befana vien di notte…”, diretto da un maestro dell’horror italiano come Michele Soavi e scritto dal Nicola Guaglianone di Jeeg Robot, rilancia il personaggio, rendendolo una sorta di strega moderna di notte e una maestra di giorno, grazie al talento e alla popolarità di Paola Cortellesi.

    LA BEFANA VIEN DI NOTTE LA BEFANA VIEN DI NOTTE

     

    Direi anzi che tutta l’operazione, ideata per questa uscita durante le feste, è tutta costruita su una protagonista forte come la Cortellesi e sul ritorno al fantasy di Michele Soavi, da troppo tempo assente dagli schermi cinematografici. Non ricchissimo, soprattutto quando dovrebbe mostrarci una caverna piena di regali di ogni tipo della Befana, il film ha i suoi momenti migliori nelle scene di trucco e di volo della Befana, grazie alla maestria di Soavi, e nella costruzione del personaggio, grazie alla verve della Cortellesi.

    LA BEFANA VIEN DI NOTTE LA BEFANA VIEN DI NOTTE

     

    Ai ragazzini e alle loro mamme piacerà sicuramente, anche se la storia è un po’ un mischione di Goonies, di Gremlins e di timburtonate varie progettate senza un budget adeguato. Le scene nella caverna della Befana, insomma, potrebbero essere un po’ più ricche e l’ombra della produzione da filmcommission è ben presente.

     

    Non crediamo nemmeno troppo allo scontro tra la Befana e Mister Johnny, una sorta di ducetto di una fabbrica di giocattoli, Stefano Fresi, che deve fare scontare alla vecchiarda il fatto che si è dimenticata della sua letterina tanti anni prima. Ma la Befana di Paola Cortellesi e i suoi voli sulla scopa funzionano e funziona il suo trucco col nasone, così antico. E il fatto che ci sia un fantasy italiano diretto da Soavi tra i film delle feste è già una cosa molto bella. In sala dal 27 dicembre.

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