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    LA BORSA PASSA ALLA CASSA E TROVA L'INTESA - A CDP LA PRESIDENZA DI EURONEXT: LA MOSSA PER AGGIUDICARSI BORSA ITALIANA. IN CAMPO C'È ANCHE BANCA INTESA, PRONTA A METTERE UNA QUOTA CON AUMENTO DI CAPITALE - MA DEUTSCHE BORSE SI METTE DI TRAVERSO E ARRUOLA L'EX CPD CLAUDIO COSTAMAGNA PER SOFFIARE PIAZZA AFFARI AI FRANCESI


     
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    Antonella Olivieri per ''Il Sole 24 Ore''

     

    L'offerta per Borsa italiana la presenta Euronext, ma col supporto di Cdp e la disponibilità di Intesa a essere della partita. Dei tre pretendenti alla società-mercato tricolore che oggi fa capo al London Stock Exchange - oltre Euronext, anche Deutsche Börse e Six (la Borsa di Zurigo) - le istituzioni hanno preferito giocarsela con il listino federale delle piazze di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo. Anche perché - se alla fine Londra deciderà di cedere tutto il gruppo e se la spunterà Euronext - Piazza Affari e i suoi satelliti avranno un ruolo di primo piano all'interno della federazione delle Borse europee.

     

    BORSA DI MILANO PIAZZA AFFARI BORSA DI MILANO PIAZZA AFFARI

    Una scelta di campo che dovrebbe prendere la forma di un memorandum of understanding (ieri era dato prossimo alla firma), tra Cdp e Euronext. Se Euronext alla fine si aggiudicherà Borsa Spa, Cdp (in particolare si tratta di Cdp equity) e Intesa (che è già azionista di Mts) interverranno concretamente in un secondo momento tramite un aumento di capitale per portare il peso della Cassa alla pari con quello della Cdp francese, con una quota cioè intorno all'8%.

     

    Intesa dovrebbe pareggiare il peso di Bnp-Paribas, rilevando - sempre tramite un'iniezione di capitale - una partecipazione in Euronext intorno al 2%. Nel board la Cassa avrà una rappresentanza analoga all'omologa istituzione transalpina ed esprimerà il presidente del consiglio di sorveglianza. Industrialmente Euronext ha promesso la valorizzazione degli asset di Borsa, con il progetto Elite - ideato in Italia per avvicinare le pmi al mercato dei capitali - che sarà esteso a tutte le altre piazze della federazione e con strutture come la Cassa di compensazione e garanzia che serviranno tutto il gruppo. Mts, il mercato all'ingrosso dei titoli di Stato (fa capo a Borsa Spa per il 60%), diventerà pure il riferimento nell'obbligazionario per tutto il gruppo.

    fabrizio palermo fabrizio palermo

     

    E, ovviamente, la governance di Borsa italiana, come pure di quella delle altre società del gruppo, sarà decisa in Italia. Per Intesa, che deve ancora definire in dettaglio le modalità della sua partecipazione, si tratta di un modo di sostenere il sistema Paese per un progetto che mira a diventare un polo d'attrazione per il consolidamento dell'exchange industry a livello continentale. Già con l'ingresso di Milano, Euronext diventerebbe il primo mercato azionario europeo con 1.900 società quotate per una capitalizzazione complessiva di 4.300 miliardi. Il percorso però è ancora lungo. I termini per la presentazione delle offerte non vincolanti, fissati dal London Stock Exchange, scadevano ieri.

     

    Si è fatta avanti anche Deutsche Börse che, dalla sua, ha assicurato che, dovesse aggiudicarsi Borsa italiana, le lascerebbe autonomia gestionale e operativa. Nel confermare di avere presentato un'offerta, Deutsche Börse - che ha come advisor l'ex presidente Cdp Claudio Costamagna - ha sottolineato di poter offrire «un elevato contributo per la crescita futura e lo sviluppo di una Borsa italiana autonoma, che potrà così rafforzare il suo ruolo cruciale a sostegno del sistema economico italiano e per i mercati dei capitali europei». Gli svizzeri di Six, che hanno recentemente spiazzato Euronext sulla Borsa di Madrid (garantendole parimenti autonomia), stavano pure lavorando a un'offerta, come hanno già fatto, insieme agli altri, nel precedente giro "esplorativo" per il solo Mts.

    CLAUDIO COSTAMAGNA SCALA CLAUDIO COSTAMAGNA SCALA

     

    Il London Stock Exchange non ha ancora deciso come muoversi, ma sta preparando tutte le carte da mettere sul tavolo per mandare in porto la fusione con Refinitiv, l'ex divisione dati di Thomson Reuters. L'ostacolo da saltare è quello dell'Antitrust Ue, che ha fissato al 16 dicembre il termine per dare il suo responso. La sovrapposizione tra Tradeweb (piattaforma di reddito fisso di Refinitiv) e Mts è già stata individuata da Bruxelles come una criticità, ma la cessione di tutto il gruppo Borsa italiana fornirebbe alla Borsa di Londra ossigeno finanziario per sostenere la fusione con Refinitiv, un'operazione da 27 miliardi di dollari. Infatti, se le stime iniziali degli analisti per il complesso degli asset italiani si aggiravano tra i 3 e 4 miliardi di euro, ora il range sembra essersi ristretto nella fascia più alta, compresa tra 3,5 e 4 miliardi. Le offerte vincolanti dovrebbero arrivare a fine settembre, anche se l'Lseg avrà tempo fino a dicembre per la decisione finale.

     

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