VIDEO – SALVINI CONTRO LIFELINE: “VADA IN OLANDA”
SALVINI AQUARIUS
Uno scontro permanente, quello tra Matteo Salvini e le Ong impegnate nel salvataggio di migranti al largo delle coste libiche. Oggi va in scena un nuovo attacco, contro l'olandese Lifeline. Mentre sul piano del vertice Ue - in programma per domenica - si registra la retromarcia di Merkel: la bozza preparata finora sarà accantonata. Lo annuncia il premier italiano su Facebook esultando: "Nessuno pensi di prescindere dall'Italia".
SALVINI: LA NAVE DELLA LIFELINE NON TOCCHERA' IL SUOLO ITALIANO
giuseppe conte angela merkel
"Ci sono Ong che scorrazzano per il Mediterraneo in cerca di migranti", aveva avvertito Salvini ieri sera. E stamattina è tornato all'attacco parlando di "una grave violazione da parte di una Ong in acque libiche". Dopo un'ora ha precisato i contorni della sua dichiarazione, rivolgendosi alla Ong Lifeline che con una sua nave - battente bandiera olandese - ha soccorso centinaia di persone al largo della Libia: "Avete fatto un atto di forza non ascoltando la Guardia costiera italiana e libica? Bene, questo carico di esseri umani ve lo portate in Olanda, fate il giro un po' largo". Le navi "di queste pseudo-ong non toccheranno più il suolo italiano". E ancora: "Di essere preso in giro sono stufo".
SALVINI AL LIDO FASCISTA
Anche il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli - che ha la competenza sui porti - è intervenuto. "È notizia di queste ore che la nave Ong Lifeline sta agendo in acque libiche fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale. Hanno imbarcato circa 250 naufraghi senza avere i mezzi tecnici per poter garantire l'incolumità degli stessi naufraghi e dell'equipaggio. Non stanno collaborando con la guardia costiera libica che, dalle prime informazioni acquisite, stava intervenendo per salvare i migranti e riportarli sul suolo libico. Operazione di sua stretta competenza, trattandosi di eventi accaduti in mare libico. Non abbiamo nulla contro le ong ma siamo e continuiamo ad essere per il rispetto della legalità. Soprattutto quando si parla di vite umane".
TONINELLI
CONTE SENTE MERKEL: RITIRATA LA BOZZA DEL VERTICE
Sul dossier migranti parole rassicuranti - per il governo di Roma - arrivano dalla cancelliera Merkel. Il premier Giuseppe Conte fa sapere di aver ricevuto una telefonata della cancelliera Angela Merkel "preoccupata della possibilità che potessi non partecipare al pre-vertice di domenica a Bruxelles" per protestare contro un testo già preconfezionato sui migranti.
giuseppe conte angela merkel
"La Cancelliera - scrive Conte - ha chiarito che c'è stato un misunderstanding: la bozza di testo diffusa ieri verrà accantonata. L'incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary delle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al Consiglio europeo". Conte sostiene che domenica la proposta italiana sarà al centro del vertice: "Non si prescinde dalla posizione dell'Italia".
Già in mattinata erano arrivate le dichiarazioni del commissario agli Affari Interni Ue Dimitris Avramopoulos: "È solo una bozza per la discussione. Le decisioni verranno prese al vertice dei leader Ue della settimana prossima".
GIUSEPPE CONTE E ANGELA MERKEL
E sottolinea più volte come la riunione informale di domenica avrà solo scopo di "consultazione". Insomma - è il messaggio all'Italia - nulla è deciso, i giochi sono ancora aperti. E una portavoce della Commissione aveva aggiunto: "Condividiamo la preoccupazione dell'Italia" sulla proposta che riguarda i movimenti secondari dei migranti, "la bozza della dichiarazione di domenica sarà riequilibrata prima del vertice, si tratta solo di una bozza per la discussione".
LA MINACCIA DI SALVINI SUI CONTRIBUTI ITALIANI ALL'UE
luigi di maio matteo salvini
In mattinata c'era stata una nuova prova di forza di Salvini nei confronti dei partner Ue: "Il presidente del Consiglio andrà domenica a Bruxelles e giovedì prossimo a Bruxelles. O c'è una proposta utile a difendere i confini, la sicurezza, i rifugiati veri, o cambiamo queste regole, oppure diciamo no, oppure osiamo dire no", ha avvertito. "Io - ha aggiunto - sono ottimista e penso che troveremo un accordo soddisfacente sulla protezione delle frontiere esterne con tutti: bisogna vedere se dalle parole passeranno ai fatti dopo anni di chiacchiere, anche perché io ricordo che l'Italia ogni anno regala sei miliardi all'Ue. Io non posso pagare sei miliardi ed in cambio avere due dita negli occhi. Non vorrei esser costretto a ridiscutere questi sei miliardi".