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    LA BUROCRAZIA È LENTA E I CRIMINALI GODONO – PER COSTRUIRE IN ITALIA GLI IMPIANTI PER IL RECUPERO DI LITIO, COBALTO E ALTRE MATERIE PRIME PREZIOSE NEGLI APPARECCHI ELETTRONICI DISMESSI, L’ITER BUROCRATICO VA DA I 5 AI 7 ANNI – A CAUSA DELLA MANCANZA DI QUESTI IMPIANTI IL MERCATO NERO DEI RIFIUTI ELETTRONICI È IN AUMENTO - PER OTTENERE DAL RICICLO IL 15% DEL FABBISOGNO DI MATERIE PRIME "CRITICHE", COME PREVISTO DALL'UE, CI VORRA' TEMPO...


     
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    Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”

     

    RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI RIFIUTI ELETTRICI ED ELETTRONICI

    Ci vorrà molto tempo perché in Italia si arrivi a ottenere il 15% del fabbisogno di terre rare, litio, cobalto e altre materie prime critiche dal riciclo, come prevede il nuovo regolamento europeo. Perché il problema è che adesso partiamo da zero. […]

     

    Una frenata che gli addetti ai lavori attribuiscono alla crescita del “mercato parallelo”. Un mercato «spesso illecito», rileva Erion Weee, il consorzio che gestisce il 70% della raccolta dei Raee, e che, alla luce dei rincari delle materie prime, diventa sempre più remunerativo. […]

     

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    «Noi raccogliamo circa il 40% di Raee – spiega Danilo Bonato, direttore generale Erion Compliance Organization – che viene inviato agli impianti che fanno la prima fase della lavorazione, quella meccanica, durante la quale l’apparecchio viene ridotto in piccole parti.  

     

    Ma non siamo in grado di proseguire con la seconda parte della lavorazione, quella che prevede l’estrazione delle materie prime critiche. E quindi dobbiamo inviare questa massa di materiale raccolto all’estero, in Germania, Francia, Olanda, Belgio».

     

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    Recuperare le materie prime critiche, secondo le principali analisi di settore, permetterebbe di generare un valore economico di 60 milioni di euro: attualmente il 90% di queste frazioni è esportato, generando introiti pari a soli 10 milioni di euro.

    Costruendo 5 impianti si arriverebbe a un riciclo del 98%. Ma le imprese sono scoraggiate dalla burocrazia:

     

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    «Per costruire questi impianti servono autorizzazioni speciali, l’iter va dai 5 ai 7 anni», dice Bonato. […]

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