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    LA CACCIA E’ APERTA - IL MOSSAD DICHIARA GUERRA AGLI ATTENTATORI DI HAMAS: “CHI HA PARTECIPATO DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE ALLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE, PAGHERA’ CON LA VITA” - L’UCCISIONE MIRATA A BEIRUT DEL NUMERO 2 DI HAMAS, AL-AROURI, NON HA SPEZZATO IL SOSTEGNO AL GRUPPO PALESTINESE: SIA A GAZA CHE IN CISGIORDANIA LA POPOLARITÀ DI HAMAS È MOLTO SUPERIORE A QUELLA CHE AVEVA PRIMA DEL 7 OTTOBRE - GLI EDITORIALISTI ISRAELIANI CRITICI CON NETANYAHU: “QUESTE UCCISIONI MIRATE SONO UNA SCOMMESSA SULLA PELLE DI SOLDATI E OSTAGGI”


     
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    Estratto dell’articolo di F. Bat. per il “Corriere della Sera”

     

    DAVID BARNEA DAVID BARNEA

    […] David Barnea […] «Sappia ogni mamma araba — ripete il capo dei servizi segreti israeliani —, se suo figlio ha partecipato direttamente o indirettamente alla strage del 7 ottobre, che tutti pagheranno con la vita». Messaggio chiarissimo: «Oggi siamo nel pieno d’una guerra. E il Mossad, oggi come 50 anni fa, deve far pagare un prezzo agli assassini, a chi li ha organizzati e a chi li ha mandati. Servirà tempo, come dopo la strage di Monaco, ma li raggiungeremo ovunque siano nel mondo».

     

    SALEH AL AROURI ISMAIL HANIYEH SALEH AL AROURI ISMAIL HANIYEH

    Se non è una rivendicazione dei droni di Beirut, l’Hermes 900 e l’Heron che con tre razzi hanno incenerito il numero due di Hamas, poco ci manca. Israele non ha confermato, né negato. Ma Saleh al-Arouri è solo il primo della lista. […] secondo un think tank palestinese, il Centro di ricerca e monitoraggio della politica, sia a Gaza che in Cisgiordania la popolarità di Hamas è molto superiore a quella — che all’epoca era un po’ in calo — di prima del 7 ottobre. L’effetto della morte di Al-Arouri non si ferma qui, però.

     

    benjamin netanyahu benjamin netanyahu

    «C’è da chiedersi — dice un popolare editorialista israeliano, Nahum Barnea, mai tenero con Netanyahu — se si siano calcolati con esattezza i costi e i benefici di queste uccisioni mirate. Lo spero. È una scommessa sulla pelle di soldati e ostaggi. E una mazzata sui negoziati che americani e francesi stavano iniziando con gli Hezbollah in Libano». L’Egitto ieri ha «congelato» il suo ruolo di mediatore fra Israele e il movimento islamico […]

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