1. SI TEME L'ESODO DALLA TUNISIA "È COME L'ALBANIA NEL 1991"
Carlo Bertini per ''La Stampa''
TARANTO MIGRANTI
«Qui c'è il rischio di un esodo tale da ricordare quello dall' Albania del 1991, un problema serissimo da affrontare a livello di governo», dicono i dirigenti del Viminale, dove si sta monitorando da giorni la fuga dalla Tunisia, il nuovo fronte di preoccupazione per il premier. Il quale non a caso tra i mille impegni di giornata presterà orecchio con massima attenzione a quanto gli riferirà la ministra Luciana Lamorgese dalla sua missione a Tunisi.
Capitale di un Paese allo stremo da cui tutti vogliono fuggire, con un governo appena insediato in attesa di fiducia del parlamento e l' economia nel precipizio per il turismo paralizzato dal Covid. Non a caso Lamorgese si è precipitata per provare a tamponare la falla che rischia di travolgere l' Italia. Più della Libia, dove la parola d' ordine resta quella di «stabilizzare il Paese» come antidoto alle partenze verso la penisola. Che proseguono senza sosta da tutto il Nord Africa: e con un fattore di complicazione enorme rispetto all' anno scorso, il rischio Covid.
La nave della quarantena
HOTSPOT TARANTO MIGRANTI
Ieri due barche alla deriva con 140 migranti e un Sos. A Lampedusa hotspot esaurito, 520 trasferiti ieri. Arrivi in Sardegna dall' Algeria, arrivi in Sicilia, ma oltre al gravoso impegno dei ricollocamenti di questi migranti in giro per l' Italia, il Viminale deve gestire le proteste dei sindaci spaventati: ieri sono fuggiti 100 migranti dal Cara di Caltanissetta, ultimo episodio di una serie. Il Viminale ha affittato con procedura veloce una nave da 400 posti per la quarantena. Il Covid ha la precedenza, ma la Tunisia viene subito dopo tra le emergenze.
Ripresi i rimpatri forzati
Lamorgese dunque deve incontrare oggi Hichem Mechichi, ministro dell' Interno del governo dimissionario di Elyes Fakhfakh, investito dal presidente Kaies Saied di un compito improbo: gestire una crisi economica che aggredisce il Paese come mai prima d' ora dalla «primavera araba» in poi. Facendo prendere il largo a migliaia di ragazzi, come nel 2011 quando arrivarono in 28 mila: oggi il dramma non è da meno se dal Viminale, dove tengono la contabilità degli arrivi, ne hanno contati 3.988 solo fino al 24 luglio.
Tutti dal più vicino Paese africano. Dalle cui coste nelle belle giornate si scorge Lampedusa, meta raggiungibile con un gommone in due ore. La Guardia costiera tunisina ne ha fermati più di 150 in un solo giorno. Lamorgese, oltre al premier incaricato vedrà il presidente Saied, offrendo l' impegno a spingere sull' Europa per un piano di intervento in vari settori, tra cui agricoltura, per sviluppare l' occupazione.
Il problema più urgente è convincere i tunisini che se vogliono avere gli aiuti europei devono esercitare controlli su 1.600 km di coste. «In Italia questi ragazzi non hanno prospettive occupazionali, già abbiamo la nostra crisi», spiegherà la ministra ai suoi interlocutori. Tanto più che in queste ultime due settimane sono ripresi i voli dei rimpatri. La Tunisia è uno dei pochi Paesi con cui abbiamo un accordo di riammissione. E quindi l' Italia chiede controlli sulle coste promettendo di farsi tramite con l' Europa per gli aiuti. Per evitare le partenze, l' 80% delle quali di abitanti tunisini e non di altri Paesi africani.
migranti controlli coronavirus 1
2. MIGRANTI:100 IN FUGA DA CARA,OK GARA NAVE QUARANTENA
(ANSA) - Cresce l'emergenza migranti in Sicilia. Un centinaio di ospiti del Cara di Pian del Lago, a Caltanissetta, sono fuggiti dal centro. I carabinieri ne avrebbero intercettati tre. Decine di militari dell'Arma e agenti della polizia sono impegnati nelle ricerche dei profughi. In tutto nel centro c'erano 350 persone. I migranti fuggiti dal cara fanno parte del gruppo di profughi trasferiti nel centro nisseno per il periodo di quarantena obbligatoria. Nessuno di loro sarebbe positivo al tampone, fa sapere il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino. Ma cresce comunque la preoccupazione.
"Chiederò al governo di non inviare più immigrati a Pian Del Lago", tuona il primo cittadino. "Sono tutti negativi ai tamponi, ma non è questo il punto - dice Gambino- chiedo la massima sicurezza della struttura. Perché in questo modo non si possono contenere. Ho appurato che 10 di loro sono stati individuati e riportati al centro e di questo ringraziato il questore. Ma così non si può continuare. Stando a quanto è accaduto oggi evidentemente non ci sono condizioni di sicurezza adeguate".
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Altre fughe di migranti si sono verificate ieri. Venivano dalla Sicilia e d erano già in quarantena 400 immigrati giunti al Cara di Palese (Bari), fa sapere il deputato pugliese Rossano Sasso (Lega). Non si si allenta, intanto, la pressione degli sbarchi sulle coste siciliane. In serata sono arrivati a Lampedusa 26 tunisini. E permane la situazione di stallo a largo di Malta, dove 140 migranti sono alla deriva su due imbarcazioni: su una ci sono 95 persona, su un'altra 45. A segnalarne il dramma in un tweet è Alarm Phone, sollecitando Malta e Italia a farsi carico della situazione.
Solo la scorsa notte, poi, 13 tunisini sono stati fermati dai carabinieri sugli scogli di Linosa e altri 15 sono stati intercettati su un barchino, dalla Guardia costiera, nelle acque davanti Lampedusa. Sbarchi che mandano in tilt l''hotspot della maggiore delle Pelagie in cui fino a 24 ore fa erano ospitate 1.027 persone: dieci volte il numero di migranti che la struttura può accogliere. Una situazione di emergenza su cui il sindaco dell'isola Totò Martello da giorni tenta richiama l'attenzione del Governo. Un aiuto per affrontare l'emergenza arriva dal Viminale che ha ha indetto una nuova gara per trovare una nave dove far trascorrere la quarantena ai migranti che sbarcano sulle coste italiane.
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L' avviso per la presentazione di "manifestazioni di interesse per il servizio di noleggio di una unità navale battente bandiera italiana e/o comunitaria" è stato pubblicato sul sito del Mit e le offerte dovranno pervenire entro le 12 di mercoledì 29 luglio. La necessità di una nuova gara si è resa necessaria dopo che le precedenti sono andate deserte e perché non è possibile requisire un'imbarcazione, in quando non si può procedere allo stesso modo nei confronti dell'equipaggio. Intanto sono in partenza sul pattugliatore della Guardia di finanza e su quello della Guardia costiera 320 migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa. Stasera nella struttura resteranno in 455.
Un numero sempre elevato visto che l'unico padiglione rimasto operativo può ospitare un massimo di 95 persone, ma di gran lunga inferiore rispetto ai 962 di stamani e ai 1.027 di ieri mattina. Soltanto nella giornata di oggi, visto che stamani col traghetto erano stati trasferite altre 200 persone, hanno lasciato la struttura in 520. Hanno raggiunto intanto Lampedusa e l'hotspot anche i 13 tunisini che erano stati intercettati e bloccati, direttamente sulla terraferma di Linosa, dai carabinieri. I trasferimenti dal centro di contrada Imbriacola sono cominciati ieri sera: col traghetto di linea per Porto Empedocle sono partiti 80 immigrati.
moby zaza
Dal molo Favarolo, già in nottata, sono stati portati via anche i 15 che erano stati soccorsi dalla Guardia costiera. Dal cpa intanto hanno fatto sapere che tutti i tamponi a cui erano stati sottoposti i 25 migranti sbarcati, risultati positivi, con test sierologico, al Covid-19, hanno dato esito negativo. Nessuno degli ospiti dell'hotspot è affetto dal virus. Una buona notizia per il sindaco di Lampedusa, Totò Martello che, dopo l'allarme lanciato dal sindacato di polizia Fsp su possibili presenze di malati di Covid, ha parlato di "fake news" ed annunciato la presentazione di una denuncia per procurato allarme.
Due casi di Covid sono stati accertati invece nell'hotspot di Pozzallo, nel Ragusano. Mentre una africana incinta, trasferita per accertamenti a Palermo, è stata trovata positiva al virus e portata all'ospedale Cervello dove pazienti, medici e infermieri verranno sottoposti al tampone per precauzione.