Club Zero.
Marco Giusti per Dagospia
Cannes. Lo sapevo che quando un film del concorso viene massacrato a Cannes, spesso ha qualcosa di buono o molto buono che non viene capito perché fuori dalle letture più facili e banali. Uffa. È il caso del complesso e non facile "Club Zero" ultramilitante film dell'austriaca Jessica Hausner dove il "mangiare coscientemente" diventa solo un'arma per capire il sistema capitalistico nel modo più estremo.
Club Zero.
Col digiuno totale che ci fa superare ogni dipendenza dalla merce, come la chiamava Marcuse (sarà ancora attuale?) E quindi ogni rapporto con il patriarcato massivo. Il capitale. Non lo dico io, lo spiego più o meno con queste parole una delle allieve della professoressa Mia Wasikowska, bravissima, modellata come simil Greta, che ha insegnato ai suoi allievi prima come mangiare distanziandosi dal cibo poi a toglierlo proprio.
Club Zero.
Costruito con grande e eleganza senza cedere un attimo al comico o all'ironico, è un film talebano che arriva a punte estreme, come mangiare il proprio vomito in un ciclo infinito, o passare natale con la rivoluzione finale negli occhi. Non credo che lo vedrete facilmente in Itali e le critiche cattive lo punteranno, ma penso che possa molto piacere alla giuria. Anche perché tocca temi attuali e profondi come il cibo le diete il riscaldamento globale. E il vecchio capitalismo.
Club Zero. Club Zero. club zero di mia wasikowska 2 club zero di mia wasikowska 1 Club Zero. Club Zero. Club Zero. Club Zero.