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    LA CANNES DEI GIUSTI - PRONTI, VIA: I TRE ITALIANI DATI PER FAVORITI (SULLA CARTA), MA MORETTI CONTINUERA' A PIACERE AGLI STESSI CHE DETESTANO SORRENTINO E GARRONE. E VICEVERSA - LA GIURIA, CON ROSSY DE PALMA, I FRATELLI COEN E LO SCATENATO DOLAN, È PIÙ DIVERTENTE DEI FILM


     
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    MIA MADRE NANNI MORETTI MIA MADRE NANNI MORETTI

    Marco Giusti per Dagospia

     

    ‎Cannes 2015. Pronti al via. La giuria, quest'anno, e' piu' divertente dei film in concorso. Almeno sulla carta. Ma certo, non sono male giurati come Guillermo Del Toro, Rossy DePalma, Sienna Miller, lo scatenato Xavier Dolan e i due fratelli Coen come presidenti. Sembra che Dolan sia il tipico giurato prepotente e rompicoglioni che non sara' facile abbattere. Lottera' fino all'ultimo per qualche melo al femminile, a cominciare dal film di Maiween, o dal "Carol" di Todd Haynes.

     

    SORRENTINO GARRONE SORRENTINO GARRONE

    Non credo che il regista di "Mommy", pero' possa lottare per la Madre morettiana. Troppo antica, con tutta quella polvere sui libri greco. Uffa. I film italiani, sulla carta, vengono dati per favoriti, come gli anni scorsi certi film africani, penso a "Gris Gris" o a "Timbuctu", che poi non hanno vinto nulla. Meglio fingere indifferenza. Sono tutti e tre registi amati da Cannes e da Thierry Fremaux in modo diverso. Moretti continuera' a piacere agli stessi che detestano Sorrentino e Garrone. E viceversa. Possibile che Guillermo Del Toro possa amare "Il racconto dei racconti", con tutti quei mostri tristi che muoiono subito.

    xavier dolan (3) xavier dolan (3)

     

    E sara' uno spettacolo vedere Massimo Ceccherini con lo smoking di Carlo Monni a fianco di Selma Hayek, cioe' Lady Pinault, Vincent Cassel e di Toby Jones. Certo, piazzare il film in uscita italiana il 14 maggio contro "Mad Max: Furry Road", che verra' mostrato anche a Cannes giovedi', e' un po' azzardato, ma certo sono pubblici diversi (si dice cosi', no?). Alla fine, riconosciamo che ha fatto bene, come strategia, Paolo Sorrentino a non far vedere a nessuno il suo film, "Youth - La giovinezza" Ha evitato le due palle e mezzo di Mereghetti e le stroncature snob e un po' schifiltose.

    youth di paolo sorrentino youth di paolo sorrentino

     

    Saremo obbligati tutti a vederlo dopo sette giorni di festival, piu' cotti e bolliti del suo Michael Caine che guarda le chiappe di Madalina Ghenea, stellina Medusa, gia' Miss Smutandatissima per I Soliti Idioti al tempo delle produzioni Valsecchi. E magari, stavolta, ha pure indovinato il film, piu' concentrato, meno felliniano e meno romano. Vedremo. Ci aspettiamo molto da "Lobster" del greco Yorgos Lanthinos e da "The Sea of Trees" di Gus Van Sant. Ma, sulla carta, non e' un festival memorabile, non si avvistano capolavori epocali. Meglio cosi'. Perche' abbassando il livello brilleranno di piu' le piccole scoperte e i nuovi autori.

    JACQUES AUDIARD E MARION COTILLARD FOTO GILLES JACOB JACQUES AUDIARD E MARION COTILLARD FOTO GILLES JACOB

     

    I francesi hanno una formazione agguerrita. Ad esempio. Jacques Audiard si ripresenta anche quest'anno pronto a vincere. I bookmaker lo hanno messo tra i favoriti accanto a Garrone e a Sorrentino. E' il momento dei quarantenni. Ma potremmo aspettarci qualcosa anche dalle femmine, Valerie Donzelli con il film scritto da Jean Grualt per Truffaut e Maiween. Vedremo.

     

    Da non perdere, oltre a "Mad Max", il nuovo capolavoro Pixar "Inside Out", lo vedremo a Natale. Tutti o quasi i film parlano inglese, anche i nostri. Non e' un buon segno. Meglio il napoletano di "Gomorra". La globalizzazione non ci piace. Scordavo che arriveranno anche Matteo Renzi e Dario Franceschini. Tre film in concorso. Era vent'anni che non capitava. Oltre al film di Roberto Minervini a "Un certain regard", che tutti dicono bellissimo. Si vedra'.

    il cattivo di fury road il cattivo di fury road

     

     

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