Stefania Cigarini per "Leggo"
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Roma restituisce uno splendido tassello della sua storia millenaria e lo fa all'Aventino, dove una domus romana rinvenuta all'interno del complesso residenziale privato Bnp-Paribas Real Estate, in piazza Albania, verrà aperta al pubblico - primo caso per un sito archeologico - a cura dei condòmini stessi. La sovrapposizione delle storie della domus - dall'VIII secolo aC al III secolo dC - oltre ad essere visibile, sarà esaltata dal racconto e dal videomapping ricostruttivo a cura di Piero Angela e Paco Lanciano, formidabili cantori della Capitale dell'antichità.
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Dallo scavo sono emersi mosaici (su sei successivi livelli temporali), materiali d'uso quotidiano di grandissimo interesse (in fase di studio alla Soprintendenza di Roma) e strutture interessantissime: dai primi terrazzamenti nel banco di tufo dell’Aventino, ad una torre di guardia edificata tra VI e III secolo aC, fino a una sontuosa residenza, che dall’età tardo repubblicana a quella medio imperiale ha subito continue trasformazioni. A Piero Angela il progetto (presentato il 6 ottobre 2020 in loco) piace in modo particolare proprio perché si tratta di "archeologia delle persone, di pietre che parlano" riferendosi ai tanti periodi e stili di vita che le vestigia ritrovare raccontano.
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Per Daniela Porro, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, si tratta di "un felice caso di collaborazione tra Pubblico e Privato". Per Piero Bernardo Cocco-Ordini, a.d. Bnp-Paribas Real Estate, oltre ad essere stata una "collaborazione virtuosa" quella con la Soprintendenza, l'operazione domus Aventino è una dimostrazione della "vocazione del gruppo a valorizzare", in Francia come in Italia (presto a Milano), il contesto storico e sociale degli immobili di cui si occupa.
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Gli archeologi Roberto Narducci e Letizia Rustico si sono occupati di studiare e organizzare la cosiddetta Scatola Archeologica che contiene queste meraviglie e che le preserva per la vista del pubblico. Da novembre 2020 il sito sarà aperto al pubblico con visite guidate inizialmente programmate due volte al mese e gestite da una cooperativa che si occuperà anche delle prenotazioni e del ticketing; oneri e onori dell'operazione spetteranno al condominio. Sono anche in pubblicazione due volumi sugli scavi.
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Le indagini archeologiche a seguito del cambiamento di destinazione d’uso degli edifici della Banca Nazionale del Lavoro risalenti al 1952, si sono svolte dal 2014 al 2018. Tra i plinti di fondazione del vecchio complesso sono riemerse le significative tracce di un paesaggio urbano del passato, posto lungo il versante meridionale del colle e prospiciente un’area pianeggiante dove passava in antico il vicus Piscinae Publicae, oggi viale Aventino.