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    “QUANDO ERO PICCOLA LA SARTA MI DICEVA: “FILO LUNGO, MAESTRA PAZZA. SI È AVVERATO TUTTO” - LA CAPOSALA DELL'OSPEDALE PERRINO DI BRINDISI RICUCE UN CADAVERE SOTTOPOSTO AD AUTOPSIA E SI FA FOTOGRAFARE CON AGO E FETTUCCIA DA SUTURA COME UNA SARTA. LE IMMAGINI CHOC SUI SOCIAL SCATENANO UN PANDEMONIO DI CRITICHE - IL DIRETTORE GENERALE DELLA ASL: “COMPORTAMENTO GRAVE E NEGLIGENTE”


     
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    Da corriere.it - Estratti

    CAPOSALA OSPEDALE PERRINO DI BRINDISI CAPOSALA OSPEDALE PERRINO DI BRINDISI

    Una caposala dell’ospedale Perrino di Brindisi pubblica sul suo profilo social le foto che la ritraggono sorridente mentre, con ago ricurvo da chirurgo e fettuccina da sutura, ricuce l’addome di un cadavere sottoposto ad autopsia. «Scatti raggelanti», chiosa chi li ha notati online soffermandosi sui particolari: il ventre squarciato, un braccio disteso lungo il corpo esanime adagiato sul tavolo autoptico dell’obitorio. Protagonista la caposala del reparto di Anatomia e Istologia Patologica dell’ospedale brindisino, I. G..

     

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    Le battute e i like sui social

    Il post avrebbe, tuttavia, riscosso un discreto successo, pur nel breve arco temporale in cui è rimasto on line: 93 tra like, cuoricini, emoticon, una quindicina di commenti. «Quando ero piccola la sarta mi diceva (in dialetto): “Filo lungo, maestra pazza. Si è avverato tutto”»

     

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    Interviene la Asl: «Comportamento grave e negligente»

    Sulla vicenda è intervenuto il direttore generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio. «Prendo atto dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno - si legge in una nota - di un grave e negligente comportamento attribuito a una dipendente della Asl Brindisi». 

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