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    LA CHIAMANO “IGIENE DI ROUTINE”! - L’ESERCITO USA IMPEDISCE AI SUOI SOLDATI DI ACCEDERE AL “GUARDIAN” REO DI AVER SVELATO IL DATA-GATE


     
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    Repubblica.it

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    Vista da fuori, sembra l'equivalente del cercare di frenare la marea a mani nude: l'esercito americano ha bloccato da tutti i computer della sua rete l'accesso al sito del Guardian, 'colpevole' di aver diffuso informazioni di sicurezza nazionale nell'ambito dello scandalo ormai conosciuto a tutti come Datagate (o Nsagate).

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    La conferma del blocco è arrivata dall'esercito stesso, dopo la rivelazione che il sito del Guardian era irraggiungibile da giorni. "E' routine per il dipartimento della Difesa prendere preventivamente misure 'd'igiene sulla rete' per mitigare la rivelazione non autorizzata di informazioni classificate".

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    Insomma: visto che sul Guardian ci sono informazioni riservate che solo chi ha un'autorizzazione di un determinato livello può leggere, l'esercito impedisce di leggerlo a chi non ce l'ha. E non importa che poi uscendo dalle reti protette anche i soldati semplici potranno leggere tutto ciò che vogliono. "Facciamo ogni sforza per bilanciare la necessità di difendere l'accesso alle informazioni con la sicurezza operativa, ma abbiamo norme molto stringenti per la protezione e il trattamento di informazioni classificate".

    Il DoD ha anche confermato che non ha alcuna intenzione di bloccare l'accesso al Guardian a tutta la popolazione. Non è la prima volta che la Difesa blocca gli accessi ai siti d'informazione con questa motivazione. Nel 2010, quando furono pubblicati i cablogrammi di Wikileaks, la rete fu chiusa al New York Times, al Guardian e ad altre testate.

    Insomma, sarà come fermare la marea a mani nude, ma è un futile esercizio obbligatorio per legge. La Casa Bianca ricorda: "Anche se informazione riservate sono rivelate dai media, rimangono riservate e come tali vanno trattate dalle autorità".

     

     

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