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(ANSA) - La posizione della Cina sulle questioni di Hong Kong, Xinjiang e Taiwan è "coerente e chiara: la cosiddetta dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri del G7 ignora la posizione solenne e i fatti oggettivi della Cina, interferisce grossolanamente con i suoi affari interni e la diffama malignamente".
E' il commento del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijiang alla dichiarazione finale del vertice ministeriale degli Esteri dei Sette Grandi a Munster che la scorsa settimana ha espresso opposizione al cambiamento di status quo nello Stretto di Taiwan oltre a preoccupazione su Xinjiang, Tibet e Hong Kong.
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La Cina "esprime forte insoddisfazione e ferma opposizione a tutto questo", ha aggiunto Zhao nel briefing quotidiano, definendo "la Cina un esempio di pratica della Carta delle Nazioni Unite e di un vero multilateralismo". Pechino, a tal proposito, "si è sempre impegnata a promuovere la comunità internazionale per affrontare insieme le sfide globali e a costruire una comunità con un futuro condiviso per l'umanità".
Zhao Lijian
Pertanto, "esortiamo il G7 a smettere di aggrapparsi alla mentalità della Guerra Fredda e al pregiudizio ideologico, di interferire negli affari interni di altri Paesi, di ripetere bugie e falsità, di provocare conflitti regionali e di creare scontri di campo". Al contrario, ha concluso Zhao, dovrebbe lavorare per "creare le condizioni favorevoli per la cooperazione globale"
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