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    LA CINA È COSÌ VICINA CHE… - IL CAPO DELLA COMUNITÀ CINESE DI PRATO INDAGATO PER EVASIONE FISCALE, EVASIONE DEI DAZI DOGANALI, CONTRABBANDO: NON AVREBBE DICHIARATO RICAVI MILIONARI - XU QIULIN, FRESCO PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA, È L’IMPRENDITORE ASIATICO PIÙ IMPORTANTE DELLA CITTÀ: ‘HO TROVATO UN ACCORDO CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE, PAGHERÒ IL DOVUTO’


     
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    xu qiulin xu qiulin

    Paolo Nencioni per http://iltirreno.gelocal.it/

     

    Evasione fiscale, ricavi milionari non dichiarati, evasione dei dazi doganali e contrabbando. Sono le ipotesi di reato per le quali risulta indagato l’imprenditore Xu Qiulin, 52 anni, meglio conosciuto come Giulin, titolare della Giupel e fresco presidente dell’Associazione di amicizia dei cinesi di Prato. Il fascicolo è sulla scrivania del sostituto procuratore Francesco Sottosanti ed è il risultato di una verifica fiscale sulla Giupel di via Arezzo iniziata alla fine del 2015 e condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria.

     

    xu qiulin xu qiulin

    Xu Qiulin non è uno dei tanti cinesi di Prato. È l’imprenditore orientale più conosciuto in città, il primo a iscriversi all’Unione industriale nel lontano 2004 e di fatto, da quando lo scorso 28 ottobre è stato eletto presidente dell’Associazione di amicizia, il principale punto di riferimento della comunità cinese di Prato.

     

    Ecco perché il procedimento penale avviato nei suoi confronti non è e non può essere la solita inchiesta sulle irregolarità fiscali di un anonimo imprenditore ma assume un significato più generale, emblematico di un sistema. Soprattutto perché negli ultimi 15 anni Xu Qiulin ha incarnato la possibilità di un’integrazione che potesse andare oltre l’aspetto economico rappresentato dalla sua azienda di abbigliamento in pelle e non solo, fondata sulle capacità organizzative degli impiegati italiani e sulla dedizione al lavoro dei dipendenti cinesi.

     

    Le accuse. Le contestazioni mosse dalla Finanza a Giulin sono il frutto di una verifica fiscale iniziata il 14 settembre 2015 nell’azienda di via Arezzo. Il 10 dicembre i finanzieri gli hanno contestato tre violazioni: dichiarazione infedele per l’anno 2012; presentazione di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti per gli anni 2013 e 2014; contrabbando. Il verbale ha dato origine al procedimento penale che, secondo quanto riferito in Procura, è tuttora nella fase delle indagini preliminari. Per questo motivo non si conoscono ancora tutti i particolari.

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    Le cifre. Alcune cifre dell’originaria contestazione della guardia di finanza però sì: 400.000 euro di ricavi non dichiarati tra il 2012 e il 2013; vendite senza fattura per 600.000 euro nel 2011, per 993.000 euro nel 2012, per 373.000 euro nel 2013, per 247.000 euro nel 2014; diritti doganali che la Finanza considera evasi per 218.000 euro nel 2013, per 45.000 euro nel 2014 e per 310.00 euro nel 2015. Insomma, un bel debito da saldare con l’erario.

     

    La difesa. Xu Qiulin, raggiunto al telefono, dice che per lui ormai è una storia vecchia. Difeso dall'avvocato Massimo Taiti, Giulin Si fa forte di un accordo raggiunto con l’Agenzia delle entrate in base al quale sta pagando a rate quello che deve pagare, ma non dice quanto. «Da un paio di anni sto pagando ed è tutto a posto - assicura in un italiano abbastanza incerto nonostante sia a Prato da oltre 20 anni - Sono cose che capitano quando uno fa l’imprenditore. Giupel ad oggi ha sempre onorato gli accordi presi e continuerà a farlo con responsabilità e correttezza. Intanto prosegue la sua attività anche grazie al contributo di lavoro e creatività dei suoi collaboratori cinesi e italiani». L’accertamento per adesione, in ogni caso, non lo mette al riparo da eventuali conseguenze penali ma rappresenta solo una possibile attenuante.

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    Il commercialista. Il suo commercialista, Paolo Biancalani, fino a pochi mesi fa presidente dell’Ordine provinciale, si trincera dietro il segreto professionale e spiega soltanto che, in generale, quando si fa un accertamento per adesione si contratta con l’Agenzia delle entrate l’effettivo debito con l’erario, che poi deve essere pagato integralmente, e si ottiene uno sconto sulle sanzioni.

     

     

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    Quando Giulin si è insediato alla presidenza dell’Associazione di amicizia dei cinesi ha diffuso una lettera aperta nella quale auspicava «coraggiosi passi in avanti perché la vita dei nostri cittadini sia sempre più armoniosa, perché ci sia giustizia sociale e rispetto delle regole».

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