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    LA CLAMOROSA TRUFFA DELLO STATO TEOCRATICO ANTARTICO DI SAN GIORGIO SI ARRICCHISCE DI NUOVI DETTAGLI: LA DIGOS HA SCOPERTO IL RAGGIRO SOLO PER CASO. DOPO UNA SOFFIATA CHE LO INDICAVA COME RITROVO DI SPACCIO, I POLIZIOTTI PERQUISIRONO UNO STABILE DI CATANZARO LIDO. SULL’USCIO SI PRESENTARONO DUE SIGNORI CON TIMBRI E DOCUMENTI DIPLOMATICI DEL PRESUNTO STATO. IN REALTÀ ERA LA SEDE DEI LORO TRAFFICI ILLECITI – HANNO ABBOCCATO 700 PERSONE, DISPOSTE A SPENDERE MIGLIAIA DI EURO PUR DI OTTENERE BENEFICI FISCALI CON MIRABOLANTI ALIQUOTE DEL 5% - MAURIZIO DE GIOVANNI: “E SE LO STATO TEOCRATICO ANTARTICO DI SAN GIORGIO FOSSE UN PARTITO POLITICO?”


     
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    1 - LA NAZIONE CHE NON ESISTE PROMETTEVA AI TRUFFATI PASSAPORTI E BENEFICI FISCALI

    Carlo Macrì per il “Corriere della Sera”

     

    stemma stato antartico di san giorgio stemma stato antartico di san giorgio

    Il «principe» della truffa era un generale della Guardia di finanza in pensione. Colto, diplomatico e convincente nei modi. Chissà se ispirati dalla commedia «Totò truffa 62», l'ex ufficiale Mario Farnesi e la sua organizzazione sono riusciti a far credere ai «cittadini» che avevano aderito allo «Stato Teocratico Antartico di San Giorgio», di aver acquistato l'isola di Koneli, in Grecia.

     

    Bastava pagare dai 200 ai 1.000 euro per diventare «sangiorgesi» e ottenere documenti, patenti di guida, passaporti, attestati, titoli onorifici, sgravi fiscali e l'inserimento in albi professionali, qualora gli iscritti fossero stati radiati o sospesi. Come nel caso del medico no vax Roberto Petrella, arrestato a Catanzaro un anno fa per avere «consigliato» ad un paziente, poi morto, «medicine alternative» per combattere il Covid.

     

    distintivi stato antartico di san giorgio distintivi stato antartico di san giorgio

    I soggetti che avevano aderito allo Stato Teocratico Antartico erano 700 ed erano stati convinti che sarebbero stati considerati cittadini di una nazione indipendente, con vantaggi inaspettati. La conformazione giuridica dello Stato di San Giorgio altro non era che un «entità astratta»: da qui il nome «L'isola che non c'è» dato all'inchiesta che ha mandato ai domiciliari dodici persone, accusate di associazione a delinquere, truffa e riciclaggio.

     

    La struttura era stata concepita sulla falsariga del principato di Andorra, retto da due «coprincipi», il vescovo della diocesi catalana di Urgell e il presidente della Francia. Ma più verosimilmente lo Stato di San Giorgio, che si era fatto credere fosse territorialmente situato in Antartide, all'estremo Polo Sud, proprio per far allontanare i sospetti, era stato concepito dagli organizzatori come una novella Isola delle Rose, la piattaforma artificiale nell'Adriatico che l'ingegnere bolognese Giorgio Rosa, nel 1968, proclamò Stato indipendente. Mai comunque riconosciuta da nessun Paese al mondo.

    STATO TEOCRATICO ANTARTICO DI SAN GIORGIO STATO TEOCRATICO ANTARTICO DI SAN GIORGIO

     

    Allo Stato di San Giorgio la Digos di Catanzaro, guidata da Antonio Calio, è arrivata quasi per caso. Il 7 aprile del 2021 la polizia bussò alla porta di uno stabile di Catanzaro Lido per fare una perquisizione, dopo una soffiata che indicava quel luogo come ritrovo di spaccio.

     

    Sull'uscio si presentarono due distinti signori con documenti diplomatici e timbri dell'ambasciata dello Stato di San Giorgio. Lo stupore fu enorme. Il dirigente della Digos volle vederci chiaro e qualche settimana dopo guidò personalmente una squadra con l'intento di perquisire l'appartamento.

     

    Arredato di tutto punto, con salotti liberty e quadri d'autore, l'appartamento aveva tutte le caratteristiche di una sede diplomatica, anche se era ovviamente farsesco immaginarla a Catanzaro Lido. L'accurata perquisizione della Digos portò, invece, a scoprire una sede clandestina per affari illeciti.

    "gazzetta ufficiale" stato antartico di san giorgio "gazzetta ufficiale" stato antartico di san giorgio

     

    La verifica della documentazione sequestrata, le intercettazione sulle utenze delle dodici persone arrestate e le decine di interrogatori cui sono stati sottoposti le persone truffate dal sostituto procuratore della Repubblica Saverio Sapia hanno dato corpo alla storia di uno Stato che non è mai esistito, se non sulla carta. Ed è così venuto fuori che centinaia di imprenditori spontaneamente dichiaravano di aver perso i documenti per diventare «cittadini» dello Stato di San Giorgio con l'illusione di ottenere benefici fiscali con mirabolanti aliquote del 5%. L'inchiesta ha, inoltre, scoperto una presunta frode finanziaria pari ad almeno 400 mila euro, depositati dall'organizzazione in una banca di Malta.

     

    2 - ANTARTICO LA GRANDE ILLUSIONE

    Maurizio De Giovanni per “la Stampa”

    "gazzetta ufficiale" stato antartico di san giorgio 2 "gazzetta ufficiale" stato antartico di san giorgio 2

     

    La definizione è netta e anche un po' fredda: reato ai danni del patrimonio altrui eseguito mediante falsificazioni o raggiri, allo scopo di trarne profitto. Un perimetro, diciamo la verità, così vasto da risultare quasi indefinito nei confini; e la mente viene attraversata da immagini celebri e talvolta leggendarie, come Totò che vende la fontana di Trevi o Clooney e Pitt che inscenano complicati intrecci ai danni di Andy Garcia nei vari Ocean's movies.

     

    Ma anche realtà assai meno divertenti o epiche, come le famiglie in fila alla reception dell'albergo di Rimini, con in mano una prenotazione pagata a vuoto; o anziani irretiti da finti promotori finanziari, peggio ancora raggirati con urgenti e immaginarie richieste da parte di nipoti lontani in difficoltà.

     

    Abbiamo sempre provato un certo disagio, di fronte al racconto delle truffe. Non le abbiamo mai trovate divertenti, né nelle trasposizioni cinematografiche o letterarie né nei racconti magari un po' sorridenti che evocavano astuzie messe in pratica con destrezza. Al di là del giudizio morale o della perseguibilità penale, siamo convinti che non ci sia niente di narrativamente attraente in un furbo che approfitta di un ingenuo.

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    Un mattone venduto come autoradio, un veloce passaggio di mano con tre carte su un banchetto, una pensione che a stento basta per sopravvivere trafugata con una storia triste o con la prospettiva di un miglioramento che non ci sarà sono solo reati, da punire con mano forte.

     

    Diverso però è il complesso delle considerazioni che, a valle di una truffa, si possono fare. Perché in realtà, al di là della definizione e della condanna etica, c'è truffa e truffa. E ci sono diversi stadi di ingenuità, il che dà da pensare. Molto.

     

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    Stavolta la storia è interessante, perché dura da anni e coinvolge personaggi rilevanti come un ex generale della Guardia di Finanza e un ex maresciallo dei carabinieri, tra i dodici agli arresti domiciliari e tra i trenta indagati dalla procura di Catanzaro. Riguarda l'inesistente Stato Teocratico Antartico di San Giorgio. No, no: non sorridete. Il fatto è serio. Perché la cittadinanza di questo Stato, con i relativi benefici di vario ordine, è stata venduta in questo biennio di Covid e di paura del futuro e del presente a oltre settecento persone (almeno tanti sono quelli venuti fuori finora), per una cifra variabile tra i duecento e i mille euro.

     

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    Che cosa compravano gli incauti acquirenti? Semplice: l'appartenenza a uno Stato che offriva una flat tax al cinque per cento, una burocrazia snella e velocissima, anche perché inesistente, e perfino la possibilità di ricevere sostegno finanziario a progetti di ricerca e di sviluppo. In alcuni casi, e per somme molto modiche, titoli nobiliari e appezzamenti di terreno. Un po' gelato, magari, perché in Antartide, ma pur sempre terreno. Non sogni, ma solide realtà.

     

    L'attinenza alla stretta attualità non era certo sottovalutata, dalle istituzioni teocratiche e antartiche. Era stato istituito un albo della professione medica, così che fosse consentito esercitare la professione anche ai no vax e ai sospesi dall'esercizio; ed era assicurata la sottrazione, in quanto cittadini di un altro Stato, da possibili esecuzioni da parte del sistema fiscale italiano. Con tanto di rilascio di documenti che consentissero la libera circolazione nella comunità europea. Non male, vero?

     

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    Certo, viene da ridere. Chi potrebbe credere a cose del genere? Tasse così basse, la possibilità di sottrarsi in un solo colpo a rigide normative sanitarie e alle cartelle persecutorie dell'Agenzia delle Entrate. E nel contempo, immaginarsi proprietari di esotici territori da lasciare come sorprendente eredità a figli ignari. Eppure c'è chi ci ha creduto, magari abbagliato dall'autorità pregressa di personaggi noti, di cui fidarsi.

     

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    Ora, solo per gioco, mentre la Digos di Catanzaro porta a termine la propria retata e chi ha truffato verrà giustamente processato, poniamo una ingenua domanda a chi mentre legge queste note si sente al sicuro perché pensa che no, lui non è così sciocco e non ci sarebbe mai cascato.

     

    E se lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio non fosse stato uno Stato, ma un partito politico? E se il prezzo richiesto non fosse stato un paio di centinaia di euro ma una semplice croce su una scheda?

     

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    Se quelle promesse, quella serie di sogni, non fossero state rappresentate da una pergamena piena di caratteri svolazzanti ma da un programma elettorale, venduto con smaglianti sorrisi e piglio deciso mostrato durante un telegiornale, magari condito da credibili contumelie nei confronti di avversari meno bravi a proporre la cittadinanza del Paradiso Terrestre? Vi sentite ancora così al sicuro? Benvenuti nello Stato Teocratico Antartico. Ne siete appena diventati cittadini onorari.

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