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Estratti dall’articolo di Silvia Marchetti per “CNN”
Con le sue acque color smeraldo, cieli blu e ampi spazi vuoti, Zannone ha tutto ciò che ti aspetti da un’isola italiana semi-deserta. Ma ha anche una reputazione per ciò che non ti aspetti: le orge.
«Vedi la villa coloniale bianca lassù in alto?» indica il pescatore-guida Giorgio Aniello. «E’ dove il Marchese Casati Stampa faceva i suoi festini sessuali». Oltre alle bellezze naturali, ad attrarre turisti che partono da Ponza è il passato oscuro e sexy del posto, incarnato dal Marchese e dalla moglie Anna Fallarino, un’attrice.
camillo e anna casati stampa
«Era un uomo libidinoso, un voyeur al quale piaceva fotografare sua moglie che faceva sesso con ragazzi più giovani. Poi un giorno si è stufato delle orge, ha sparato ai due amanti e si è ucciso» prosegue Aniello.
Negli anni ‘60 Zannone era il rifugio segreto di questa coppia aristocratica chic e sessualmente avventurosa: «Lui andava a caccia e lei ammazzava il tempo in altro modo, tipo immergendosi nuda nelle antiche piscine romane o intrattenendosi con altri uomini sulla spiaggia». L’isolamento lo rendeva il posto perfetto per i party mascherati che culminavano in ammucchiate alla "Eyes Wide Shut". Lo scenario esotico era adatto per le provocanti foto senza veli che il marito scattava ad Anna.
anna casati stampa
Nel fine settimana gli yacht scaricavano duchi, baroni, contesse, vip e milionari. Ci si ubriacava parecchio. Pare che esistesse una stanza con uno specchio da cui si spiavano le sedute di sesso estremo. Dice Salvatore Pagano, un ex vicino di villa: «Qui erano cose da pazzi». Tutti sapevano, era il segreto di Pulcinella, la chiamavano “l’isola dell’orgia”.
I giochi erotici finirono nel sangue nel 1970, quando Anna si innamorò di uno dei suoi belli. Il marito geloso li uccise, poi si sparò alla testa nel suo attico romano. I tabloid pubblicarono estratti dal diario di velluto verde, dove il marchese dettagliava i triangoli amorosi della moglie. Nei cassetti del suo ufficio furono ritrovate 1500 foto indecenti.
la piscina romana della villa dei casati stampa
Oggi a Zannone non c’è nulla, nemmeno un bar. E’ abitata soltanto da pecore. Resta la villa a picco sul mare, una costruzione illegale degli anni ’30, eretta su un sito archeologico. Un tempo era luogo di meditazione e preghiera, ma diventò zona di trasgressione e scandalo.
Quando le notti decadenti finirono in tragedia, la villa fu chiusa e l’isola reclamata dallo stato.
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I visitatori possono farsi il bagno nelle stesse acque di Anna. E’ un polo di attrazione. Il tour in barca si ferma sotto la villa, nella spiaggia privata della coppia. E’ un paradiso che non ha nulla da invidiare alle Seychelles. Gli unici che possono piazzare di notte la tenda qui, occasionalmente, sono biologi, scienziati e birdwatcher. Tutti gli altri al tramonto devono lasciare l’isola, che torna proibita.
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