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    “LA COCA L'HA PORTATA IL NIPOTE DI DE MITA, FIDANZATO DELLA PUGILE. A LUI HO DATO 27 EURO PER LA COCAINA. UN GRAMMO COSTA 80 EURO E ABBIAMO DIVISO IO E ALTRE DUE AMICHE” - LA CONFESSIONE CHE INGUAIA SIMONE CERASANI (AVVISATE "ANDONIA" CHE AVEVA DIFESO IL NIPOTE DICENDO: “NON E’ CRESCIUTO AL TUFELLO”) – IL RAGAZZO AVREBBE PORTATO ANCHE UN PEZZO DI HASHISH - CHI ERANO I "COATTONI" CHE A UN CERTO PUNTO IRROMPONO ALLA FESTA?


     
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    Romina Marceca per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    il party dello stupro di capodanno 2 il party dello stupro di capodanno 2

    «Allora mo vi dico la verità. La cocaina so che l'ha portata Simone Ceresani, il fidanzato della pugile. A lui ho dato 27 euro per la cocaina. Un grammo costa 80 euro e abbiamo diviso io e altre due amiche » , dice ormai alle strette la diciassettenne davanti ai carabinieri e alla pm. È la mattina del 16 gennaio del 2021, intorno alle 12,30, e l'allora minorenne ha già messo a verbale una serie di bugie per un'ora.

     

    Fino a quando nell'inchiesta per lo stupro di Capodanno 2020 a Primavalle, è la giovane " pariolina" a dare una svoltai con quell'ammissione. Così arriva il primo indagato per spaccio. Un nome che non passa inosservato agli investigatori. Perché quel ragazzo è il nipote dell'ex premier Ciriaco De Mita, figlio di Simona De Mita e di Cristiano Ceresani, già capo di gabinetto di Lorenzo Fontana, ex ministro leghista della Famiglia, e alla guida dell'ufficio legislativo dell'altra ex ministra renziana Maria Elena Boschi.

     

    antonia de mita antonia de mita

     Simone Ceresani in quel Capodanno è arrivato da maggiorenne, aveva già 19 anni compiuti. C'è anche un'altra testimonianza che ha poi associato il nome di Ceresani all'hashish. Il ragazzo ha riferito agli investigatori: « Questo ragazzo ha portato un pezzo di hashish di cui abbiamo usufruito tutti». Ma non dice di averlo pagato. La ragazzina, invece, per il " fumo" ha indicato un altro giovane « che nel gruppo della festa spigneva (spacciava, ndr) per il fumo».

     

    «Rivotril? Chi l'ha portato?» È la stessa diciassettenne ad avere detto pochi minuti prima agli inquirenti: «Non so chi ha portato il Rivotril » . E, invece, nella chat " Aimone" tra le parioline pochi giorni prima di quel Capodanno era l'amica 14enne, anche lei adesso indagata per spaccio, a spiegare alle altre che « non riesco a trovare il Rivotril » .

    il party dello stupro di capodanno 1 il party dello stupro di capodanno 1

    Con tanto di bestemmia a chiusura della sua frase. Poi, i carabinieri e la pm, le hanno chiesto un'altra volta: « Sei sicura che non sai chi ha portato il Rivotril?». E lei, a quel punto, ha vuotato il sacco sulla sua amica adolescente e su Ceresani. «Io so che voi sapete che è stata T. a portare il Rivotril, perché lei ci è già passata in queste cose. Allora vi dico la verità. Il Rivotril l'ha portato lei».

     

    «Siamo alle Bahamas» La minorenne, sentita per due ore, ha anche ammesso di avere assunto sia Rivotril sia cocaina. « Ho preso una pasticca di Rivotril, ho bevuto e poi girava della cocaina. Ho fatto uso anche della cocaina. Ho fumato anche » . Poi, però, spiega di non ricordarsi bene cosa è successo dopo.

     

    stupro di capodanno nella villetta di primavalle stupro di capodanno nella villetta di primavalle

    « Non ricordo... Il giorno dopo però ho visto dei video in cui ballavo dicendo " Siamo alle Bahamas" e cose del genere. Mi ricordo solo cose a tratti». Ma su chi le ha dato le pasticche cerca ancora di coprire l'amica.

     

    «C'era gente che passava e dava queste cose, ma non saprei riconoscerli » I coattoni La festa che si è trasformata nell'orrore di Bianca, la sedicenne stuprata, era stata decisa su un gruppo Instagram. La diciassettenne ha detto agli investigatori che « non mi sono neanche divertita più di tanto » . E spiega: « C'erano all'incirca una quindicina di pischelli oltre a noi ragazze. Verso l'una e mezza sono arrivate altre persone che portavano altre cose. Alla domanda: « Come erano questi ragazzi? » . Lei risponde: « Erano coattoni, erano abbastanza rudi nei modi. Uno con me ha tentato di darmi un bacio».

    stupro di capodanno stupro di capodanno

     

    Nuove indagini In questi giorni si attendono gli esiti sui prelievi del Dna dei tre indagati dalla procura di Roma per lo stupro.

    Patrizio Ranieri, uno dei tre, sarà giudicato con giudizio immediato a novembre. L'accertamento sarà eseguito anche sugli adolescenti, due, che avrebbero partecipato alla violenza sessuale. Ma la procura per i minorenni sta continuando a indagare anche sul mondo dello spaccio da parte dei minorenni. Un capitolo dell'inchiesta che potrebbe portare a nuove iscrizioni sul registro degli indagati.

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