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    “SONO STATO UNO SCEMO, HO ROVINATO IL CAMPO DI NOCCIOLE DI ALBERTO CIRIO PER INVIDIA. LUI HA I SOLDI E IO NO” – LA CONFESSIONE DI GIOVANNI RAMELLO, AGRICOLTORE DI CHERASCO, PROVINCIA DI CUNEO, FINITO SOTTO PROCESSO PER AVER DANNEGGIATO OLTRE 200 PIANTE NEL NOCCIOLETO DEL PRESIDENTE DEL PIEMONTE: “LA POLITICA NON C’ENTRA NIENTE. ERO SOLO ARRABBIATO. QUEL CAMPO PER LUI È UN PASSATEMPO, UN HOBBY. IO VIVO DI AGRICOLTURA DA QUANDO SONO PICCOLO. QUELLA SERA AVEVO LA LUNA STORTA E…”


     
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    Estratto dell’articolo di Massimiliano Peggio per “la Stampa”

     

    giovanni ramello giovanni ramello

    «Sono stato uno scemo, non so che cosa mi sia preso quella notte. Ero arrabbiato con il mondo. Sono andato nel campo di Cirio e gli ho tagliato le piante di nocciole, altre le ho strappate. Non mi sono accorto di averne danneggiate tante, duecento come hanno scritto i carabinieri, perché non mi faceva male la schiena e sono andato avanti».

     

    Eccolo qui il «killer di barbatelle», il signor Giovanni Ramello, sessantenne, agricoltore di Cherasco, provincia di Cuneo, finito sotto processo per aver danneggiato il noccioleto del presidente del Piemonte, Alberto Cirio. [...]

     

    La notte del primo aprile 2023, in preda a una furia incontenibile, è uscito di casa, una vecchia e semplice cascina ai piedi della strada che porta in una delle più belle zone delle Langhe. Ha attraversato la strada nell'oscurità e ha sradicato e tagliato con le cesoie le pianticelle di nocciole

     

    alberto cirio nocciole alberto cirio nocciole

    [...] Quel raid ha sollevato tanti interrogativi tra gli investigatori. Perché in quei giorni il presidente Cirio aveva in calendario l'incontro in pompa magna con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, per l'ennesima inaugurazione dell'autostrada incompiuta Asti-Cuneo. Incontro organizzato non lontano dal noccioleto devastato. Circostanze, queste, ritenute sospette, che hanno messo in allarme Digos e carabinieri. Ma la verità, subito scoperta, era un'altra.

     

    La costruzione dell'autostrada non c'entra nulla?

    «Macché. Con quello che ho fatto la politica non c'entra un fico. Manco sapevo di quell'incontro con Salvini. Non mi interesso di politica. Ero solo arrabbiato. E poi per la politica uno non se la prende con le piante di nocciole. Lì era evidente che era una cosa di contadini».

     

    Arrabbiato con Cirio?

    «Anche, ma mi giravano le scatole per tutto. Perché lui ha i soldi e io no. Quel campo per lui è un passatempo, un hobby. Io vivo di agricoltura da quando sono piccolo. Non ho altro oltre la terra».

     

    [...] E allora perché l'ha fatto?

    alberto cirio nel suo noccioleto alberto cirio nel suo noccioleto

    «Forse per invidia, ma francamente oggi non lo so spiegare. Quella sera avevo la luna storta: sono uscito e sono andato lì, in quel terreno. Comunque adesso ho risarcito: mi sono affidato agli avvocati e so che hanno risolto. Be', spero di non andare in galera. In ogni caso ne pagherò le conseguenze. Vedremo. Se mi mette sul giornale penseranno che questa storia è una comica. Sono stato uno scemo».

    alberto cirio nel suo noccioleto alberto cirio nel suo noccioleto

     

    Comunque ha confessato subito quando i carabinieri l'hanno convocata in caserma. Alle seconda domanda è crollato. Vero?

    «Doveva vederli: sono arrivati in tanti a indagare, proprio come si vede in televisione. Non c'era solo il maresciallo della zona, sono arrivati da Cuneo. C'era un mucchio di gente. A quel punto che cosa potevo fare? Dire che non ero stato io? Tanto l'avrebbero scoperto comunque così mi sono costituito e ho detto la verità. Però adesso ho sistemato tutto con Cirio». [...]

    noccioleto di alberto cirio noccioleto di alberto cirio MATTEO SALVINI ALBERTO CIRIO MATTEO SALVINI ALBERTO CIRIO

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