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    “LA COSA DIVENTA TORBIDA DI MINUTO IN MINUTO” – ARRIVA UN AIUTINO PER BORIS JOHNSON: SCOTLAND YARD HA ANNUNCIATO DI AVER APERTO UN’INDAGINE CRIMINALE SUI PARTY ALCOLICI DEL PREMIER DURANTE IL LOCKDOWN. POTREBBE ESSERE LA SALVEZZA PER “BORIA”, PERCHÉ ANNACQUA IL TEMUTISSIMO RAPPORTO DI SUE GRAY, L’ALTA FUNZIONARIA CHE INDAGA SULLE FESTE A DOWNING STREET. CHE DOVREBBE USCIRE A ORE – LA POLEMICA DELLA PREMIER SCOZZESE NICOLA STURGEON: “C’È IL SOSPETTO CHE IL PROCESSO LO STIA AIUTANDO…”


     
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    1 - PARTYGATE: SUE GRAY CONSEGNERÀ IL RAPPORTO NELLE PROSSIME ORE

    (ANSA) - Sue Gray dovrebbe consegnare il suo rapporto sul 'partygate' a Downing Street nelle prossime ore senza aspettare la conclusione dell'inchiesta della polizia. Lo ha appreso la Bbc.

     

    La Metropolitan Police ieri aveva chiesto all'alta funzionaria che ha compiuto l'accertamento interno sulle feste sotto accusa nelle sedi istituzionali di fare "riferimenti minimi" proprio su quegli eventi su cui è concentrata l'attenzione dei detective per comprendere se siano state violate o meno le normative anti-Covid vigenti. Questo per "evitare qualsiasi pregiudizio alla nostra indagine".

     

    boris johnson boris johnson

    La polizia ha precisato di non aver chiesto a Gray di ritardare l'uscita del rapporto. Ma è probabile che quella che sarà consegnata e poi pubblicata prima che l'indagine della Met sia conclusa possa essere una versione edulcorata, senza elementi che risulterebbero fortemente dannosi per il premier conservatore Boris Johnson, finito al centro dello scandalo.

     

    boris johnson preoccupato boris johnson preoccupato

    2 - PARTYGATE, L'IPOTESI DEL COMPLOTTO SALVA-BORIS

    Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

     

    Un complotto per salvare Boris? Il sospetto è stato sollevato, dopo l'intervento di Scotland Yard che ha di fatto insabbiato il rapporto di Sue Gray, l'alta funzionaria incaricata di indagare sul Partygate, le feste a Downing Street in pieno lockdown. Le conclusioni dell'inchiesta Gray erano attese per questa settimana: e probabilmente avrebbero condotto a un voto di sfiducia contro Johnson.

     

    UNO DEI COVID PARTY NEL GIARDINO DELLA RESIDENZA DI BORIS JOHNSON - MAGGIO 2020 UNO DEI COVID PARTY NEL GIARDINO DELLA RESIDENZA DI BORIS JOHNSON - MAGGIO 2020

    Martedì invece il colpo di scena: Scotland Yard annuncia che ha aperto una sua indagine criminale sui party. Apparentemente una brutta botta per Boris, in realtà la sua salvezza: perché ieri la polizia ha chiesto che il rapporto Gray faccia solo «riferimenti minimi» agli eventi in questione per evitare di «pregiudicare le indagini». In altre parole, se il rapporto finalmente verrà pubblicato la prossima settimana, lo sarà in versione totalmente annacquata: e a questo punto potrebbe non vedere neppure la luce prima della fine dell'indagine di Scotland Yard, che potrebbe richiedere mesi.

    Nicola Sturgeon in campagna elettorale a Bruntsfield, Edimburgo Nicola Sturgeon in campagna elettorale a Bruntsfield, Edimburgo

     

    «Questo puzza totalmente di montatura», ha twitatto la deputata laburista Alex Davies-Jones; «la cosa diventa più torbida di minuto in minuto - le ha fatto eco la premier scozzese, Nicola Sturgeon - la sequenza degli eventi crea il sospetto che il processo dell'inchiesta stia aiutando Johnson».

     

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    L'ufficio del primo ministro è stato costretto a negare che ci siano stati contatti con i vertici di Scotland Yard, ma ieri le illazioni si moltiplicavano: anche perché la responsabile della polizia, Cressida Dick, è da mesi nel mirino con accuse di incompetenza e anche richieste di dimissioni, dunque non esattamente in una posizione di forza. Il risultato è che ora appare improbabile che si raggiunga il numero necessario di «ribelli» nel partito conservatore per andare a un voto di sfiducia contro Johnson: che invece già annuncia una controffensiva con nuove iniziative politiche per placare l'opinione pubblica.

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