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    L'INCREDIBILE STORIA DEL NERD GERARD COTTEN, DECEDUTO A 30 ANNI, PORTANDO SOTTO TERRA LA PASSWORD PER ACCEDERE AI CONTI IN CUI ERANO DEPOSITATI 180 MILIONI DI DOLLARI CANADESI CHE I SUOI CLIENTI AVEVANO INVESTITO IN BITCOIN – CHI HA TIRATO FUORI DI SOLDI CHIEDE DI RIESUMARE IL CADAVERE DOPO CHE L’IPOTESI DELLA TRUFFA PRENDE SEMPRE PIÙ PIEDE: DAL TESTAMENTO FATTO QUATTRO GIORNI PRIMA DI MORIRE, MENTRE ERA IN VIAGGIO DI NOZZE IN INDIA, AL CORPO RIPORTATO DALL’OSPEDALE ALL’HOTEL E IMBALSAMATO DA…


     
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    Anna Lombardi per “la Repubblica”

     

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    Un giovane nerd in simbiosi con suo computer, che amava prendere il mare con l' amato yacht Gulliver e si nutriva di hummus e succo di mela per via di quel morbo di Crohn che poi lo ha ucciso: o un abilissimo truffatore capace di ingannare i suoi clienti per anni grazie al sorriso rassicurante.

     

    E a quel portale di Bitcoin exchange, QuadrigaCx, unico ad aver ottenuto il certificato di trasparenza dalle autorità antiriciclaggio canadesi? Forse solo la riesumazione del suo cadavere, invocata dai legali dei suoi ex clienti, stabilirà chi era davvero Gerald Cotten.

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    Il tycoon di Halifax, Nuova Scozia, pioniere delle criptovalute, morto in India, a soli 30 anni, durante la luna di miele. Portando con sé la password criptata d' accesso al portale. Insieme ai 180 milioni di dollari canadesi, circa 123 milioni di euro, che vi erano depositati grazie a una serie di cold wallet , dispositivi off-line, ancorati al suo computer.

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    A un anno dalla sua morte, avvenuta lo scorso dicembre, i suoi clienti sono più che mai convinti di essere stati imbrogliati. Quella morte inscenata per godersi i loro soldi altrove. E ora dopo mesi di indagini, malumori e denunce, chiedono una svolta: la riesumazione del cadavere, appunto. Indispensabile, scrivono i legali dello studio Miller Thomson, «per chiarire le circostanze ambigue che circondano la scomparsa di Cotten e le perdite subite dai suoi utenti».

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    È una lunga inchiesta del Globe and Mail a mettere in fila i troppi misteri della vicenda: a partire dalla bizzarra scelta del novello sposo di fare testamento durante il viaggio di nozze, quattro giorni prima di morire.

     

    Una lettera dove lascia tutto alla moglie Jennifer Robertson, sposata in gran fretta dopo anni di convivenza. Dove si menzionano proprietà immobiliari per 9 milioni di dollari, lo yacht, la Lexus e il Cesna. Ma non i wallet con i risparmi di 75 mila clienti.

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    E pazienza se la password è stata poi ritrovata a marzo, in una cassaforte fra le travi della soffitta della casa di Halifax. Non c' era nulla: svuotati il giorno in cui è stato redatto il testamento.

     

    Ambigue, d' altronde, sono pure le circostanze della morte. In India per visitare i bimbi di un orfanotrofio in Andhra Pradesh di cui erano benefattori, Gerald e Jennifer erano appena arrivati al lussuoso Oberoi Rajvilas di Jaipur quando lui si sente male e viene portato d' urgenza in ospedale, dove muore poco dopo, per complicazioni del morbo di Crohn.

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    Stranamente, dall' ospedale il cadavere viene riportato in hotel. E da qui a un imbalsamatore privato. Ma c' è molto di più. Il quotidiano canadese scopre che Michael Patryn, co-fondatore, nel 2013 di QuadrigaCx (poi lasciata nel 2016 per una lite), è in realtà l' americano Omar Dhanani: coinvolto in una serie di cyber-crimini in patria. E anche Jennifer, per motivi ignoti, in passato ha modificato due volte il cognome.

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    Gerald Cotten, un nerd appassionato di criptovalute o abilissimo truffatore? Solo il cadavere potrà dare una risposta.

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