grillo giordana appendino
DAGONEWS
La decrescita è infelice: il M5s ha tre spine nel fianco che si chiamano Roma, Genova e Torino. Partendo dall'ultima, sabato 10 novembre ci sarà la manifestazione ribattezzata ''l'Onda'', alla quale parteciperà la maggioranza silenziosa della città, stufa dei ''no'' della giunta Appendino a Olimpiadi, Tav, grandi opere e infrastrutture.
Per la prima volta, hanno aderito in blocco associazioni di industriali, commercianti, sindacati, professionisti, coop, costruttori, albergatori ecc.ecc., che hanno invitato i loro membri a scendere in piazza per galvanizzare l'animo produttivo dei piemontesi. La protesta, come quella romana in Campidoglio, è organizzata da un gruppo di donne, definite con sprezzo ''madamine'' dalla consigliera comunale Viviana Ferrero (subito bacchettata dalla sindaca).
roberta lombardi virginia raggi
In piazza ci sarà pure Gianfranco Carbonato, fondatore di Prima Industrie, mezzo miliardo di fatturato e duemila dipendenti, amico del padre della Appendino, che aveva ''creduto nella sindaca'', ma ora dice: ''se avessi vent'anni di meno lascerei la città''.
A Roma ovviamente si attende, lo stesso giorno, la sentenza sul processo Raggi che potrebbe innescare una crisi nel Movimento. Chi dice che la sindaca e la sua maggioranza potrebbero andare avanti senza usare il simbolo M5s, la fa troppo facile.
I consiglieri comunali sarebbero infatti bersagliati dalla base (e dai fedeli di Roberta Lombardi, nemica della Raggi) e avrebbero di fronte due strade: far cadere la giunta rispettando la 'purezza' delle regole, sperando di essere premiati dal prossimo candidato, oppure mantenere la poltrona per qualche mese in più, rischiando di non essere ripescati al giro successivo. Legarsi mani e piedi a una sindaca che ha promesso di fare un solo mandato non è una grande scommessa politica…
GRILLO APPENDINO
Infine Genova: Di Maio e gli altri sono stati applauditi ai funerali delle vittime del ponte Morandi, nei giorni in cui promettevano fuoco e fiamme contro Autostrade e i responsabili della manutenzione. Ma da allora sono passati quasi tre mesi e nulla è successo. Anzi, ci sono tecnici che parlano di tre anni di lavoro prima di rivedere un viadotto sul Polcevera. Altro che gli 8 mesi che venivano sbandierati all'indomani dell'incidente.
Non a caso, la Digos genovese ha ''intercettato'' movimenti cittadini pronti a organizzare proteste davanti alla villa di Beppe Grillo a Sant'Ilario, la zona più chic della città. Non sarebbe la prima volta, ma in questo caso si tratta di avvisaglie più preoccupanti per il comico.
Funerali - applausi a Di Maio e Salvini, fischi agli esponenti PD genova di maio funerali genova il ponte di genova e le case sottostanti il ponte di genova e le case sottostanti
VILLA DI BEPPE GRILLO SANT ILARIO