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    LA DESTRA METTE NEL MIRINO L’ABORTO E VA ALL’ATTACCO DELLA LEGGE 194: UN EMENDAMENTO AL PNRR PREVEDE CHE LE REGIONI POSSANO COINVOLGERE LE ASSOCIAZIONI PRO VITA NEI CONSULTORI. PD E M5S INSORGONO: “UNA VERGOGNA, LA DESTRA NON SI SMENTISCE MAI. E’ UN’OFFESA AI DIRITTI DELLA DONNA E ALLA SUA AUTODETERMINAZIONE...”


     
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    Michele Bocci per www.repubblica.it - Estratti

     

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    Le Regioni organizzano i consultori e “possono avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. Con questo emendamento al Pnrr, approvato in Commissione Bilancio alla Camera, la maggioranza di centrodestra cerca di portare i movimenti pro life all’interno delle strutture sanitarie dove vengono fatti la gran parte dei certificati per l’Ivg, l’interruzione volontaria di gravidanza.

     

    Cosa prevede la norma

    A segnalare il testo sono i Cinquestelle, alla cui protesta si unisce il Pd. Quella che viene offerta alle Regioni è la possibilità di coinvolgere associazioni che potrebbero tentare, vista la loro natura, di dissuadere le donne che vogliono intraprendere il percorso dell’aborto.

     

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    Nessuna amministrazione locale, se l’emendamento passerà alla Camera, sarà obbligata a coinvolgere i pro vita e non si potranno spendere soldi per reclutarli. Malgrado questi due elementi sono molti i malumori che provoca la norma nel mondo dell’assistenza all’aborto. I pro vita in alcuni consultori italiani ci sono già. Tempo fa il Piemonte ha deciso di stanziare 400 mila euro per associazioni antiabortiste.

     

    "La maggioranza non si smentisce mai e anche nel decreto sul PNRR riesce a inserire un attacco al diritto all’aborto. È una decisione molto grave, perché rappresenta l’ennesima offesa ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione. È importante dotare i consultori di personale qualificato e strutturato, in modo da assolvere a tutte le funzioni richieste a quelle strutture, esattamente come previsto dalla nostra proposta di legge sui consultori”, dicono i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.

     

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    Marco Furfaro, responsabile welfare del Pd, aggiunge: “Questa destra sta riprovando per l'ennesima volta a mettere in discussione il diritto all'aborto per le donne e lo fa in maniera subdola. E’ una cosa gravissima e rappresenta uno schiaffo in faccia alle donne e ai propri diritti e alla propria autodeterminazione.

     

    Nei consultori servono competenza e personale qualificato, non associazioni ideologiche e oscurantiste. Questo governo continua nella sua battaglia contro le donne e contro i loro diritti e lo fa attaccando in primis la legge 194 e il diritto all'interruzione di gravidanza. È vergognoso”.

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