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    "MI SONO SEMPRE AFFIDATO ALLA SUA COMPETENZA SENZA AVERE PROBLEMI: AVEVAMO GIÀ FATTO ALTRI INTERVENTI SIMILI" - IL DIRETTORE DELLA STRUTTURA DI CHIRURGIA DELL'OSPEDALE INFANTILE DI TORINO DIFENDE IL MEDICO CHE HA ERRONEAMENTE TAGLIATO L'AORTA AL BIMBO DI 10 MESI DURANTE UN INTERVENTO, UCCIDENDOLO - IL DOTTORE NON ERA SPECIALIZZATO IN CHIRURGIA INFANTILE ED ERA ENTRATO IN SALA OPERATORIA IN QUALITÀ DI "ESTERNO"...


     
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    Estratto dell'articolo di Irene Famà per “la Stampa”

     

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    Un errore umano è costato la vita a un bambino di dieci mesi. Un chirurgo d'esperienza, uno specialista, che durante l'intervento ha reciso per sbaglio l'aorta al posto di un altro vaso sanguigno. È una storia dolorosa quella finita a Palazzo di Giustizia a Torino. Tre indagati: un chirurgo toracico, il direttore della struttura di chirurgia pediatrica dell'ospedale infantile Regina Margherita e un anestesista. Perizie e consulenze per ricostruire l'accaduto. Il pubblico ministero che ora si appresta a tirare le somme e a chiedere alcuni rinvii a giudizio per omicidio colposo.

     

    SALA OPERATORIA SALA OPERATORIA

    […] Il bambino doveva essere sottoposto a una loboctomia polmonare per correggere una malformazione congenita, ma il chirurgo sbagliò. […] «È prostrato e psicologicamente distrutto», dice l'avvocata Monica Muci che difende il chirurgo. «Sono convinta, però, che, anche a fronte dell'errore, la nostra colpa debba essere ridimensionata», aggiunge la legale. […]

     

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    La linea difensiva è che il medico, pur essendo un professionista conosciuto e apprezzato, non risulta essere specializzato in chirurgia toracica infantile. E in sala operatoria al Regina Margherita è entrato con l'équipe in qualità di «esterno». […] Negli atti, i periti parlano di errata interpretazione. «Come riportato in letteratura - si legge - una tale procedura dovrebbe essere eseguita solo da chirurghi esperti, tenendo ben presente che i bambini non sono piccoli adulti».

     

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    E ancora. Il non essere abituato «a operare su taglie corporee di modeste dimensioni, ha portato il chirurgo a misinterpretare la struttura vascolare poi sezionata». Allora perché quel chirurgo toracico per gli adulti è finito a operare un bimbo di dieci mesi? Da qui la chiamata in causa del direttore. «L'errore che è stato fatto non è frutto di incapacità. È stato un errore tecnico istantaneo», dice. «La professionalità del collega è ottima, mi sono sempre affidato alla sua competenza consolidata senza avere problemi».

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     Il direttore, difeso dall'avvocato Vittorio Nizza, si è fatto interrogare e ha messo a verbale una serie di punti chiave. «All'interno della chirurgia pediatrica non è riconosciuta la specialità della chirurgia toracica». Così a Torino e in ogni altra parte d'Italia. Per cui, per affrontare alcune problematiche, «l'ospedale pediatrico Regina Margherita, inserito all'interno della Città della Salute, si avvale della collaborazione degli specialisti per gli adulti provenienti dagli altri ospedali della città». Si chiamano équipe miste, frutto di una grande rete ospedaliera.

    intervento chirurgico intervento chirurgico

     

    […] «Prima avevamo già fatto altri interventi simili su malformazioni ai polmoni che nei bambini sono rare». Quanto al chirurgo, fu indicato «fin dal 2019 come la persona adatta» dal titolare di cattedra di chirurgia pediatrica. Aveva fatto «dodici interventi di chirurgia polmonare» e «cinque loboctomie polmonari» su piccoli pazienti.

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