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    LA DIFESA DI CONTE E SPERANZA SULLE MANCATE ZONE ROSSE: È SOLO UN POLVERONE ALZATO DA CRISANTI – L’EX PREMIER E L’EX MINISTRO DELLA SALUTE SONO STATI INTERROGATI DAL TRIBUNALE DEI MINISTRI DI BRESCIA NELL’INCHIESTA CHE LI VEDE INDAGATI PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA NELLA ZONA DI BERGAMO – SPERANZA ATTACCA LO “ZANZAROLOGO”: “C'È UN ERRORE GRAVE DA PARTE DEL CONSULENTE DELLA PROCURA (CRISANTI) CHE HA INDOTTO I MAGISTRATI A SEGUIRLO. LE RACCOMANDAZIONI ARRIVATE DALL’OMS IL 5 GENNAIO 2020 NON ERANO VINCOLANTI


     
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    Estratto dell’articolo di www.ilgiorno.it

     

    conte speranza conte speranza

    Sono comparsi davanti al Tribunale dei ministri di Brescia l'ex premier Giuseppe Conte e l'ex ministro della Salute Roberto Speranza, tra gli indagati nell'inchiesta della procura di Bergamo sulla presunta mala gestione della prima ondata di Covid-19 in Val Seriana.

     

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    Il leader del Movimento Cinque Stelle ha parlato per primo, per circa un'ora, davanti ai giudici […]. Il suo avvocato, Caterina Malaverna, all'uscita si è dichiarata "soddisfatta”. “Conte ha chiarito tutto, ha risposto a tutte le domande ed è stato esauriente – ha riportato il legale, annunciando il deposito di una memoria – ha ricostruito passo per passo che cosa è successo dal 26 febbraio al 6 marzo. I giudici hanno ascoltato attentamente, ci fidiamo nella giustizia e confidiamo che tutto finisca presto per il meglio”.

     

    andrea crisanti foto di bacco andrea crisanti foto di bacco

    Agli atti dell'inchiesta vi sarebbe un appunto del coordinatore Miozzo in merito a una presunta titubanza dell'ex premier a istituire la zona rossa per i pesanti costi politici, sociali ed economici che la stessa avrebbe comportato.  “Quando era stato interrogato lo scorso 12 giugno non aveva ancora gli atti, adesso invece sì”, ha concluso l'avvocato.

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    giuseppe conte roberto speranza giuseppe conte roberto speranza

    A seguire è stato il turno dell'ex ministro Speranza, che a sua volta ha depositato una memoria difensiva, dare la propria versione dei fatti al tribunale dei ministri. L’interrogatorio è durato circa mezz'ora, sotto forma di dichiarazioni spontanee. “Il ministro ha affermato la sua totale estraneità agli addebiti”, ha evidenziato l'avvocato Guido Calvi al termine dell'udienza.

     

     

    “Non chiedete a noi – ha affermato l’avvocato – perché il piano non fosse stato rinnovato. Speranza aveva sollecitato una riforma dello stesso, perché sarebbe stato necessario, ma nel frattempo è fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini italiani.

     

    giuseppe conte roberto speranza giuseppe conte roberto speranza

    L'Organizzazione mondiale della sanità solo il 31 gennaio fece scattare l'indicazione di passare a una fase più avanzata, e il giorno seguente il ministro attuò il provvedimento. C'è un errore grave da parte del consulente della procura (Andrea Crisanti) che ha indotto i magistrati di Bergamo a seguirlo e a sbagliare, facendo intendere che la raccomandazione del 5 gennaio 2020 dell'Oms fosse vincolante. Ma all'epoca era solo una raccomandazione”.

    conte speranza conte speranza Conte Speranza Conte Speranza ANDREA CRISANTI 1 ANDREA CRISANTI 1 GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

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