Estratto dell’articolo di Marcello Pollastri per “la Libertà”
La divisa “incriminata” delle SS, un calendario di Benito Mussolini, alcuni altri cimeli legati al ventennio fascista. Ma soprattutto, seppure regolarmente detenute, alcune armi con relative munizioni. È quanto è stato sequestrato venerdì dalla polizia nell’abitazione del colonnello Giovanni Fuochi.
giovanni fuochi vestito da ufficiale nazista
La perquisizione è stata disposta dalla procura della Repubblica in seguito alla notizia - accompagnata da grande risonanza anche su scala nazionale - del post su Facebook in cui Fuochi, ex ufficiale al comando dell’aeroporto militare di San Damiano oggi in pensione, ha posato con indosso giacca grigia, fascia rossa con svastica nera sul braccio, croce di ferro al taschino. Come frase-presentazione si leggeva la scritta “Sinistrorsi vi aspetto”.
Il post ha subito suscitato le polemiche e, dopo aver ricevuto numerosi commenti, è stato rimosso dall’autore. La notizia era stata riportata venerdì da “Libertà”, con un’intervista a Fuochi. L’uomo ha rivendicato il contenuto pubblicato sul social. «Colleziono uniformi e volevo dire “sveglia” un po’ come Vannacci» ha detto Fuochi. Ad alcuni utenti che avevano commentato, aveva risposto con frasi come: «Devi vedere l’intera uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa»; «se mi dessero un po’ di spazio vedresti come spariscono gli Lgbt e coglioni vari», o ancora «sono fascista e ne sono orgoglioso, chi si professa democratico è di gran lunga più intollerante di me».
il post di giovanni fuochi vestito da ufficiale nazista
Come detto, dopo aver percepito (anche durante una telefonata con il direttore di Libertà) che il suo post era destinato a suscitare energiche riprovazioni, l’ex militare ha rimosso la foto shock dal profilo, scrivendo un altro messaggio: «Ci vogliono tutti sudditi». Concetto che aveva espresso nel colloquio con il nostro quotidiano: «Non sono un nostalgico e non ho nemmeno l’età per combattere certe cose. Mi duole però vedere l’Italia inginocchiata davanti a certe cose che a me non piacciono».
La mossa della procura è stata immediata. Nella stessa giornata, infatti, uomini della Digos hanno perquisito l’abitazione di Fuochi. Risulta che in via cautelativa siano state sequestrate alcune armi, con le munizioni, che l’uomo deteneva regolarmente; tra queste pare anche la pistola Luger L8 a cui faceva riferimento in una delle risposte a un commento. […] Fuochi risulta ora iscritto nel registro degli indagati. Quanto all’ipotesi di reato contestata potrebbe essere riconducibile all’apologia di fascismo. […]
giovanni fuochi