Silvia Tironi per Libero Quotidiano
Roberto Giacobbo è tornato un uomo «libero». Libero (professionista) di scegliere e di raccogliere nuove sfide. «Vado a Rete4 e a Focus perché ho voglia di qualcosa di nuovo», ci ha spiegato il noto divulgatore televisivo, diventato un uomo Mediaset. Dopo 15 anni in Rai, l' ormai ex «mister Voyager» ideerà e condurrà un nuovo programma di prima serata a partire dal prossimo autunno e avrà il ruolo di direttore editoriale del nuovo canale tematico gratuito del Biscione (Focus) che ha debuttato una settimana fa sul canale 35 del digitale terrestre.
roberto giacobbo
Giacobbo, perché ha lasciato la Rai? Divergenze di opinione, boicottaggi da parte del clan Angela o...
«Niente di tutto questo: la situazione in Rai era tranquilla, ero stato riconfermato vicedirettore di Rai 2 e mi avevano assicurato diverse prime serate e appuntamenti nel day time.Ma ogni tanto è bello dare una svolta alla propria vita, è importante cambiare. Sentivo il desiderio di più libertà, di tornare a essere un po' mio, e l' ho assecondato».
Vedremo un nuovo Giacobbo?
«Sì, un Giacobbo che ha subito un ulteriore aggiornamento; un Giacobbo 3.0, insomma, dopo quello 1.0 di Stargate e 2.0 di Voyager».
Orgoglioso di questo nuovo incarico?
«Molto, anche perché in Mediaset volevano fare divulgazione solo con me. Se non avessi accettato, questo progetto non sarebbe partito».
Ci può anticipare qualcosa?
« Il mio primo viaggio sarà in Cina, che non ho mai approfondito e in cui c' è ancora molto di inedito».
roberto giacobbo
Sarà anche Head of Authorative Group and Contents Television Network di Focus. Cosa significa?
«Sarò responsabile dei contenuti e degli autori; in due parole, direttore editoriale del canale».
La vedremo anche lì in video?
«Dobbiamo ancora decidere, ma non lo escludo».
Qual è la cosa che più la elettrizza di questa nuova avventura?
«La cosa stimolante è che si ricomincia. Ci sono tante incognite, certo, ma anche queste sono un grande stimolo».
Qual è il suo obiettivo?
GIACOBBO VOYAGER
«Far diventare le notizie delle belle e buone notizie. Share e gradimento devono andare insieme».
Ha condotto "Teen Voyager", dedicato al pubblico dei ragazzi. Studierà un progetto "teen" anche per Focus o Rete 4?
«Mi piacerebbe. Sono un padre e i compagni di liceo di mia figlia mi danno il 5 con la mano e mi dicono "Stasera ti guardo in tv". Non c' è soddisfazione più grande. Non ho il modo di pensare paludato di un prof, anche se lo sono stato, ma forse proprio questo mi fa arrivare ai ragazzi. A loro dico: imparate divertendovi».
È stato definito l' anti-Angela, ma ha sempre respinto questa definizione. Ora che è a Mediaset lo sarà davvero?
«Non sono mai stato "l' anti» di nessuno e non lo sarò neppure ora. Sarò una alternativa, quella sì. In Italia siamo pochi narratori in tv, ci dovrebbero proteggere come il panda. È un lavoro difficile, che richiede sacrifici, studio e impegno»"
Come nasce la sua passione per il mondo scientifico?
«Ce l' ho da sempre; da bambino smontavo i giocattoli per vedere come erano dentro.
Poi, stupito e soddisfatto, li rimontavo e ci giocavo».
Strinati e Giacobbo
Cosa pensa che la stupirà in futuro?
«Tutto. Come allora, quando ero un bambino».