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    “LEI URLAVA COME UNA PAZZA. ABBIAMO CREDUTO AL RAPIMENTO” – LA DISPERAZIONE DI ROSARIA TESTA, LA NONNA PATERNA DELLA PICCOLA ELENA DEL POZZO, UCCISA CON SETTE COLTELLATE DALLA MADRE: “ERA UNA DONNA STRANA E MOLTO FREDDA, MA CON LA BAMBINA ERA POSSESSIVA. UNA VOLTA, PER FARE UNA RIPICCA A MIO FIGLIO, È ARRIVATA A PICCHIARE ELENA PERCHÉ INSISTEVA A RESTARE A CASA NOSTRA. VOLEVAMO DENUNCIARLA, MA POI CI SIAMO DETTI: "I CARABINIERI NON CREDERANNO A NOI". PURTROPPO È SEMPRE IL MASCHIO AD ESSERE VISTO CON SOSPETTO…”


     
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    A. Sc. per il "Corriere della Sera"

     

    rosaria testa 3 rosaria testa 3

    «Certo che ci abbiamo creduto allo storia del rapimento. Anche mio figlio ci ha creduto e le è stata accanto fino all'ultimo. Come si può pensare che si arrivi a uccidere la propria creatura?». Rosaria Testa, la nonna paterna della piccola Elena, comincia a piangere ogni volta che pronuncia il suo nome.

     

    Che bambina era?

    «Meravigliosa, bellissima, speciale. Di una dolcezza unica. Era la luce della nostra famiglia».

    ELENA DEL POZZO ELENA DEL POZZO

     

    L'ha accompagnata lei all'asilo lunedì?

    «Certo, la notte prima aveva dormito nel lettone con noi. Sono stata io a mettergli quella maglietta e i pantaloni gialli che vedete nella sua ultima fotografia. Le scarpe gliele avevo regalate qualche giorno prima. Lei era contentissima, e non vedeva l'ora di andarci a scuola».

     

    Come ha saputo della storia del rapimento?

    «È stata lei a chiamare mio figlio e al telefono urlava come una pazza. Alessandro ha cercato subito di starle accanto»

     

    Lunedì Elena era serena o percepiva qualche pericolo?

    «Tranquilla come sempre. Prima di lasciarla all'asilo le ho detto: "Elena, come ti voglio bene io non ti vuole bene nessuno, ricordatelo sempre". Piuttosto ero io che mi sentivo come se dovesse succedere qualcosa di brutto. Lei mi ha guardato e mi ha detto: "Lo so nonna"»

     

    rosaria testa 1 rosaria testa 1

    Era successo qualcosa che lasciasse prevedere questa tragedia?

    «Sicuramente avevano avuto dei problemi di coppia, ma nessuno poteva immaginare che arrivasse a tanto. Lei comunque era una donna strana e molto fredda. Con la bambina era affettuosa e possessiva. Elena era legatissima a noi e spesso voleva restare a dormire con noi. Una volta, per fare una ripicca a mio figlio, lei è arrivata anche a picchiare la bambina, perché insisteva a restare a casa nostra. Quella volta avevamo pensato di denunciarla. Ma poi ci siamo detti: "I carabinieri non crederanno a noi". Purtroppo è sempre il maschio ad essere visto con sospetto».

    martina patti la madre di elena del pozzo martina patti la madre di elena del pozzo

     

    Come avevano vissuto la separazione?

    «Nonostante il suo atteggiamento mio figlio lasciava correre. Lo faceva per il bene e la serenità della bambina. Dopo che si sono lasciati Alessandro per un po' è andato a vivere dai suoceri, poi da noi. Quindi, per cambiare aria, era andato in Germania e lì ha conosciuto la nuova ragazza. Una donna splendida che è entrata a casa mia e alla quale si stava affezionando tanto anche Elena».

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