Da "Oggi"
COPERTINA OGGI 21-28 OTTOBRE 2021
In un’intervista esclusiva a OGGI, Andrea Muccioli spiega perché ha deciso di scrivere 544 pagine («Fango e Risate», Piemme) con la sua verità sulla storia del padre Vincenzo e sulla più grande comunità di recupero per tossicodipendenti del nostro Paese. E si toglie qualche sassolino dalle scarpe.
Innanzitutto sulla docuserie «SanPa» di Netflix: «Conoscevo la provenienza culturale e il background degli autori e ne ero preoccupato, perché chi guidava il progetto aveva contribuito, nel 1995, a costruire la micidiale macchina del fango di “Cuore”… Sono stato contattato in maniera tardiva: la volontà di garantirsi la mia presenza per metterci una patacca era evidente, ma cosa potevo fare?… Nel mio piccolo ho cercato di dare una versione meno grottesca e fasulla di quella propinata».
ANDREA MUCCIOLI
Ma ne ha anche per i Moratti, grandi finanziatori dell’opera: «Io ho scritto fino al 1995. Se scriverò la mia storia da quella data fino al 2013, quando accompagnai mia madre al cimitero a togliere la salma di mio padre da San Patrignano, lo farò con la stessa onestà. Quel gesto di mia madre fu l’esito finale, la reazione inevitabile a una violenza subita, un orrido stupro allo spirito che i miei genitori avevano infuso in quel luogo, e a tutta la mia famiglia.
ANDREA MUCCIOLI
Ma con la stessa correttezza è necessario riconoscere i meriti delle persone, se e quando li hanno avuti. Si cambia, nella vita: si può cambiare in meglio o in peggio. Diciamo che queste persone hanno partecipato a quello straordinario progetto con un atteggiamento e un proposito per tanti anni, poi lo hanno radicalmente cambiato.
LETIZIA MORATTI E ANDREA MUCCIOLI
Non perché venisse meno la serietà di chi vi operava, ma perché erano cambiati loro. Erano cambiati al punto di tradire in maniera vergognosa il patto stesso». Dunque ci sarà un secondo volume? «Immagino di sì. In effetti è una saga familiare».
ANDREA MUCCIOLI E LETIZIA MORATTI ANDREA MUCCIOLI ANDREA MUCCIOLI E LETIZIA MORATTI andrea muccioli