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    LA DOMANDA NON È SE CONTE SARÀ “ELETTO” PRESIDENTE DEL M5S, MA COME! – L'AVVOCATO DI PADRE PIO VUOLE UN PLEBISCITO DAL VOTO ONLINE SULLA SUA LEADERSHIP: SE NON VOTA SÌ ALMENO IL 90% DEGLI ISCRITTI LA SUA ASCESA SARÀ AZZOPPATA IN PARTENZA. TRE DONNE VICE (AZZOLINA, TAVERNA, APPENDINO), CON DI MAIO E FICO GARANTI – IL POST SENTIMENTALE DI CASALINO, QUELLO DI FACCIATA DI LUIGINO DI MAIO E IL SILENZIO ASSORDANTE DI BEPPE GRILLO – INTANTO IL 10 AGOSTO C’È LA “MOV-EXIT”, LA SCISSIONE DEI SEGUACI DI DIBBA


     
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    giuseppe conte foto di bacco (4) giuseppe conte foto di bacco (4)

    CASALINO NON SI TRATTIENE E POSTA SU INSTAGRAM LA SCHEDA DEL VOTO PER LA LEADERSHIP DI GIUSEPPE CONTE CON LA CROCETTA BARRATA SUL SÌ E UNA DIDASCALIA SUPER-SENTIMENTALE: “UNA VERA EMOZIONE PER ME” – MENO MALE CHE È UN VOTO FARLOCCO SU UNA PIATTAFORMA WEB E NON UN’ELEZIONE VERA…

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ta-rocco-ne-ha-combinata-rsquo-altra-ndash-ennesima-gaffe-casalino-278884.htm

     

    CONTE VUOLE TRE DONNE VICEPRESIDENTE. DI MAIO E FICO “GARANTI” PER GRILLO

    M. A. per "il Messaggero"

     

    ROCCO CASALINO E IL VOTO PER GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E IL VOTO PER GIUSEPPE CONTE

    Conte vuole un plebiscito, deve avere un plebiscito. Se non ha tanta gente tra gli iscritti che va a votare, almeno l'80 per cento dei 113.000 (per lo statuto hanno votato solo 60mila), e non votano tutti per lui (almeno il 90 per cento, visto che di solito producono risultati bulgari le urne telematiche M5S) la sua ascesa alla guida del movimento nasce zoppicante.

     

    Dunque, per il voto di ieri e oggi che lo renderà presidente M5S (ma trionfalmente o no?) l'ex premier ha chiesto a tutti i big e peones di mobilitarsi per spingere gli attivisti a cliccare il suo nome. E ha fatto uscire cifre entusiastiche con lo scopo di eccitare la mobilitazione: «Alle ore 13 sono 20 mila gli iscritti che hanno votato on line».

     

    giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

    E ancora doping: «La media dei votanti, rispetto alla precedente votazione per lo statuto dei giorni scorsi ha fatto registrare un +60 per cento». Poi bollettino delle ore 19: «Al momento hanno votato 40mila persone». Ma i conti veri (o almeno si spera veri) si faranno alla fine cioè stasera dopo le 22. Intanto la comunicazione contiana - l'ex premier è preoccupato: «E se votano in pochi?» - è impegnata a far passare il messaggio che c'è grande entusiasmo nella base.

     

    meme su giuseppe conte e beppe grillo meme su giuseppe conte e beppe grillo

    Anche Di Maio si presta con un post su Fb: «Insieme agli iscritti votiamo per Giuseppe Conte presidente del Movimento 5 Stelle. Ormai ci siamo, il vostro voto è importante!». Ok, ma perché tace invece Beppe Grillo? Si sta cercando da giorni di sollecitare l'Elevato a fare un endorsement per Conte, valido sia prima del voto sia durante. Capace di procurare decine di migliaia di clic per Giuseppe.

     

    GIUSEPPE CONTE BY OSHO GIUSEPPE CONTE BY OSHO

    Ma per ora Grillo tace. E se dovesse tacere anche una volta conclusa la votazione, con l'ovvia vittoria di Conte, il silenzio di Beppe darebbe la misura di quanto i due, dopo la riappacificazione, non siano granché riappacificati (Grillo aveva dato a Conte dell'«incapace» e Giuseppe lo aveva bollato come un ingombrante padre-padrone, poi la debole ricucitura).

     

    paola taverna giuseppe conte paola taverna giuseppe conte

    E del resto, si fa notare nel movimento che non è per niente sereno, Grillo non ha neppure commentato l'esito del voto sullo statuto. Lo schema che ha in testa Grillo, e che Conte non potrà non concedergli, è quello di una sorta di contropotere, ovvero: la presidenza e i 3 vicepresidenti al nuovo leader ma nel Comitato dei Garanti ci sono gli altri. A cominciare da Fico e da Di Maio.

     

    A bilanciare il peso di Conte in un organismo dove, pur essendo loro non ostili all'ex premier, Grillo può muoversi agilmente e da lì condizionare o perfino defenestrare Conte. Ma si vedrà come saranno i nuovi equilibri.

     

    LE GRANE

    CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE

    Intanto, in ossequio al femminismo come nuova frontiera della vita dei partiti (sono donne per esempio le capogruppo dem di Camera e Senato), Conte starebbe pensando alla squadretta di vicepresidenti tutta al femminile.

     

    Un tris di donne: Paola Taverna (la prima che si precipitò a casa dell'ex premier per ricucire la rottura tra lui e Grillo), l'ex ministra Lucia Azzolina che è vicinissima a Giuseppe e da lui molto apprezzata e Chiara Appendino che a Torino non si è ricandidata e a cui stanno facendo ponti d'oro per spenderla come volto del nuovo movimento.

    NICOLA MORRA E BARBARA LEZZI NICOLA MORRA E BARBARA LEZZI

     

    Ma prima di pensare a tutto questo, Conte deve superare brillantemente il voto che si chiude stasera. Intorno al quale fioccano freddure: «Il sondaggio Demos non ha appena detto che Conte è preferito dagli elettori Pd che dai nostri?».

     

    Sondaggio forse una volta tanto azzeccato. Infatti il 10 agosto - la notte di San Lorenzo con le stelle cadenti - ci sarà il Mov-Exit: la scissione di un pezzo della base, contro il nuovo corso contiano e in favore di Dibba, Lezzi, Morra e Casaleggio, sui territori da Nord a Sud. Più grane che gioie insomma per Conte. Ma potersi dire leader ed entrare nel bel mondo dei capi partito significa, per l'ex avvocato del popolo, visibilità e onori. L'alternativa era l'oblio.

    giuseppe conte dopo l incontro con mario draghi 1 giuseppe conte dopo l incontro con mario draghi 1 GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO grillo conte grillo conte

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