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MA QUALE STANDING INTERNAZIONALE DELLA MELONI, ALL'ESTERO NON LA RICONOSCONO NEMMENO - IL PRIMO...
1 - MELONI AI SOLDATI: "EVITARE L'ESCALATION" LA GAFFE ALL'AEROPORTO DEL PREMIER LIBANESE
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”
giorgia meloni in visita ai soldati italiani onu in libano
In una delle aree più calde del pianeta Giorgia Meloni si rivolge così ai soldati italiani: «Siete la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l'incendio». La visita in Libano della premier si è conclusa nella base militare Onu di Shamaa, nel sud del Libano, dove ha sede il comando del contingente italiano di Unifil, la missione delle Nazioni Unite e di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani.
[...] Meloni ha pranzato con i soldati ed è stata coinvolta anche in una partita a calcio balilla. La base si trova a pochi chilometri dal confine meridionale, presa di mira in questi giorni con estrema durezza dai bombardamenti di Israele, in risposta ai lanci di missili da parte di Hezbollah. È proprio su questa area che, secondo gli auspici di molte cancellerie a cominciare dagli Stati Uniti, si potrebbe arrivare a un accordo tra Libano e Israele per un'area cuscinetto di sette chilometri.
giorgia meloni in visita ai soldati italiani onu in libano
[...] In un contesto così teso, spiegano fonti diplomatiche italiane, nessuno è disposto a cedere nulla al nemico. È questo il lavoro diplomatico che si cela dietro alla formula usata da Meloni: «L'obiettivo è la de-escalation». La questione è stata affrontata nei colloqui avuti a Roma il primo marzo dal comandante delle Forze armate libanesi, il generale Joseph Aoun. [...]
La visita era iniziata con una gaffe del premier libanese, che ha accolto con due baci e un abbraccio Patrizia Scurti, capo della segreteria di Meloni, scambiata sulla pista dell'aeroporto per la presidente del Consiglio. La scena, tagliata dai video diffusi da Palazzo Chigi, è comparsa nei filmati dei media libanesi. [...]
2 – MELONI RINGRAZIA I SOLDATI IN LIBANO: TANTI INVOCANO LA PAROLA PACE STANDO SUL DIVANO
Estratto dell’articolo di Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
giorgia meloni in visita ai soldati italiani onu in libano
[...] La presenza di nostri militari nei contingenti di pace, non solo delle Nazioni Unite, è di solito apprezzata per le qualità di dialogo che le nostre forze armate sanno spesso costruire con le diverse fazioni in guerra sul territorio.
Meloni è partita da questo dato: «L’Italia deve essere consapevole di quello che garantite con i vostri sacrifici. Rinunciate a tutto per costruire e garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca comodamente seduti dal divano di casa. Non può esserci pace se non c’è anche rispetto, e il rispetto che l’Italia è riuscita a costruire in nazioni e territori come questi, un rispetto garantito dalla professionalità e dall’umanità, dalla capacità di essere competenti, ma anche dalla capacità di saper guardare al bisogno degli altri, è la carta d’identità del nostro orgoglio». [...]
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