Marco Zonetti per Dagospia
giorgia meloni in collegamento con il comizio di vox a valencia 14 luglio 2023 6
Dagospia, forse fra i pochi che ha letto veramente il libro del generale Roberto Vannacci Il mondo al contrario, ha pubblicato un resoconto dettagliato dei temi trattati nella disamina dell'ex capo della Folgore, e si è percepita un'aria di déjà entendu, di già sentito da qualche parte.
Poi, l'illuminazione. Eliminando il linguaggio estremo del generale Vannacci, i temi trattati (e i nemici dichiarati) de Il mondo al contrario sono esattamente quelli snocciolati nei vari discorsi pronunciati da Giorgia Meloni nei comizi di Vox. In alcuni casi, fatta salva la differenza nella forma, le argomentazioni sono quasi sovrapponibili. Raffrontiamone alcune.
giorgia meloni al comizio di vox in spagna
1) L'Unione Europea.
Secondo Vannacci, l'ue, è colpevole di un "assalto alla normalità" con le sue leggi su genitore 1 e genitore 2 e le ridicole riforme linguiste sul politically correct. Per Meloni è "una caricatura della civiltà europea, con quel suo bisogno di annullare le differenze, di imporre direttive assurde sugli aspetti più particolari della nostra vita, di dirci come dobbiamo educare i nostri figli, di colpire i prodotti della nostra eccellenza. Non ci faremo dire dai burocrati di Bruxelles se possiamo mangiare il nostro parmigiano o il vostro pata negra".
giorgia meloni al comizio di vox in spagna
2) Greta Thunberg e la "generazione ambientalista".
Per Vannacci, “La petizione che richiede lo stop immediato a nuovi impianti di estrazione di derivati fossili, firmata a gennaio scorso da quasi un milione di gretini e consegnata al World Economic Forum di Davos è una vera condanna al suicidio economico ed industriale”.
Parlando della natura nel comizio di Vox e del desiderio di continuare a goderne Meloni dichiara dal canto suo: "Garanzie che non ci daranno né Greta Thunberg né le lobby multinazionali che ne dirigono la retorica, utilizzando l’ecologia come trappola per condurci verso una transizione energetica che – fatta così – avrà costi ambientali e sociali altissimi per noi e profitti altissimi per loro.
E ci consegnerà mani e piedi alla Cina, che venderà a noi un elettrico prodotto con le centrali a carbone, mentre centinaia di migliaia di aziende europee verranno messe fuori mercato e milioni di lavoratori rischieranno il posto di lavoro."
3) Società multiculturale e multietnica.
Secondo il generale Vannacci, lo sviluppo della società multietnica non si palesa come scelta spontanea bensì come una necessità esito del colonialismo (o dello schiavismo) e “dalla necessità di importare forza lavoro a basso costo per la globalizzazione”.
giorgia meloni nel video messaggio per vox 8
Per Meloni: "Sono sotto attacco i confini delle nostre Nazioni e dell’europa, sottoposti a una pressione spaventosa dalla retorica immigrazionista della sinistra che alimenta un vergognoso traffico di esseri umani per riempirci di nuovi disperati, che in troppi casi finiscono con alimentare la criminalità o per spartirsi briciole di pane con i nostri poveri nelle periferie delle grandi città metropolitane".
4) Attacco alla "Patria"
Il generale Vannacci lamenta un disgustoso disinteresse dei giovani per il sacrificio degli avi per conquistare loro la libertà dall’altro, però, anche l’incapacità del generale di comprendere che le società dell’avvenire potrebbero andare anche oltre il concetto di Patria e nazione.
giorgia meloni nel video messaggio per vox 9
E ancora, secondo l'ex capo della Folgore, nessuno conosce l’Inno nazionale: “l’inno nazionale è il secondo a essere aggredito. In primo luogo, non viene insegnato: abbiamo dovuto aspettare il 2012 per una legge che prevedesse l'illustrazione dell'inno d’Italia nelle scuole elementari. Nonostante questa disposizione prescrittiva i nostri ragazzi, quando va bene, ne conoscono solo le prime due strofe”. In compenso – e qui esce lo sprezzante destrismo dell’autore – conoscono “le zingaresche note della ballata di Bella Ciao”.
Per Meloni, invece: "È sotto attacco la Patria, il valore più alto che tiene insieme tutti gli altri, perché è insieme comunità, confini, storia e identità. Una Patria che vogliamo salvare dalla deriva del modello unico globalista, liquido e standardizzato, ma anche dal secessionismo interno, non a caso finanziato e sobillato dalla grande speculazione finanziaria, che ha bisogno di disarticolare gli Stati per renderli deboli e piegarli".
giorgia meloni nel video messaggio per vox 5
5) LGBTQI+
Oltre alle dichiarazioni estreme sull'anormalità dei gay che tanto hanno fatto scalpore, per Vannacci nel Mondo al contrario la famiglia queer o le coppie transgender disgregano la famiglia naturale che è base della comunità.
Meloni a Vox: "Sì alla famiglia naturale, no alla lobby LGBT! Sì all'identità sessuale, no all'ideologia gender!". E ancora: "È sotto attacco la famiglia, nucleo imprescindibile per la procreazione, l’educazione e la formazione dei nostri figli, centro degli affetti e della solidarietà tra generazioni, primo luogo dell’appartenenza. È sotto attacco l’identità sessuale, che le lobby Lgbt vorrebbero abbattere a colpi di propaganda gender nelle scuole, nei media, nelle istituzioni con quel principio del “self id” – non sono quello che sono ma quello che sento – che colpisce prima di tutto i diritti e le conquiste delle donne".
6) Libertà di espressione
roberto vannacci a diario del giorno
Il mondo al contrario è sostanzialmente, come recensisce Dagospia, "un j’accuse verso una società dove le Minoranze (ex discriminate) hanno ora un’autostrada spianata di privilegi mentre una Maggioranza silenziosa deve sempre stare zitta perché altrimenti i facitori dell’opinione pubblica (giornali, tv, università, tribunali, élite, opinionisti radical chic, insomma: il “sentiment”, lo “Spirito dei tempi”) ti saltano addosso e fanno in modo che tu venga espulso o marginalizzato sul lavoro (codici etici alla mano), dalle università (pronunciamenti dei Senati accademici), messo in un cono d’ombra su giornali e tv, in una parola cancellato".
roberto vannacci a diario del giorno 1
Meloni in uno dei comizi di Vox ha ribadito che: "E’ sotto attacco la nostra libertà di espressione, censurata ogni giorno nella vita reale, sui media e sui social network, dalla dittatura del politicamente corretto in mano agli oligarchi della Silicon Valley, che con i loro multimiliardari “Stati digitali” impongono le loro regole a tutto il mondo, privando i popoli della loro ricchezza e della loro sovranità. E non so se un giorno riusciranno a impedirci di esprimerci sulle loro piattaforme, ma quello che so è che non potranno mai impedirci di pensare con la nostra testa! E dire ciò in cui crediamo! Mai!".
MEME SU ROBERTO VANNACCI BY IL GRANDE FLAGELLO
Insomma, se non nella forma, i contenuti di Vannacci e di Meloni appaiono piuttosto affini. Sarà per questo che la presidente del Consiglio tace sulle polemiche scatenate dal libro del generale? Chissà.
roberto vannacci a soldati ditalia 5