Verso Parma. Il candidato di Fratelli d’Italia è quello che mostra il deretano in consiglio comunale, quello di Lega-Forza Italia, Vignali, ha patteggiato due anni per peculato e corruzione. Solo in Italia. Noi sosteniamo Dario Costi. Architetto e urbanista. Fate voi.. pic.twitter.com/XU9rW2rCqp
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) June 9, 2022
priamo bocchi e il deretano
Il 9 giugno il leader di Azione Carlo Calenda ha attaccato su Twitter la candidatura a sindaco di Parma di Priamo Bocchi, sostenuta da Fratelli d’Italia. Nel suo tweet, Calenda ha scritto che «il candidato di Fratelli d’Italia è quello che mostra il deretano in consiglio comunale», mostrando lo screenshot di quanto sarebbe avvenuto.
Il leader di Azione ha anche aggiunto, come riportato da diverse fonti stampa, che Paolo Vignali, candidato sindaco a Parma di Lega e Forza Italia, in passato ha patteggiato due anni di reclusione, con pena sospesa, per peculato e corruzione. «Noi sosteniamo Dario Costi», ha sottolineato infine Calenda.
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Ma davvero il candidato sindaco di Fratelli d’Italia a Parma ha mostrato il proprio «deretano» durante una seduta del consiglio comunale? Vediamo come sono andate le cose.
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Il 23 novembre 2020, mentre si svolgeva in streaming una seduta del consiglio comunale di Parma, l’allora coordinatore cittadino di Fdi Bocchi aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un fotomontaggio, poi rimosso, in cui si vedeva la schermata di un programma di videoconferenza con, al posto di un partecipante al consiglio comunale, la foto di un uomo di spalle, con i glutei in vista.
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«Clamoroso! Durante la discussione della mozione Buetto sul “sostegno all’approvazione della proposta di legge sulle misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere”, un hacker ha fatto irruzione nel consiglio comunale di Parma a distanza!», aveva scritto Bocchi su Facebook, criticando l’oggetto della discussione in consiglio comunale.
giorgia meloni e priamo bocchi 2
All’epoca, Bocchi aveva specificato che la foto del «deretano» non era la sua e che il suo gesto era volto «a rimarcare l’inopportunità e inutilità di una discussione del genere, svolta all’interno di un consiglio comunale, riguardante una mozione pretestuosa e relativa all’approvazione di una proposta di legge, la legge Zan, che viene già discussa (e speriamo non sarà approvata) in Parlamento».
giorgia meloni e priamo bocchi 1
Il giorno dopo la pubblicazione del fotomontaggio, Bocchi aveva presentato le proprie dimissioni da coordinatore di Fratelli d’Italia, che aveva reagito duramente al suo gesto. «Prendiamo nettamente le distanze dal gesto di Priamo Bocchi, inaccettabile sotto qualsiasi punto di vista tanto istituzionale che politico e che nulla ha a che fare con il nostro pensiero e con la nostra storia», aveva dichiarato all’epoca Stefano Bosi, coordinatore provinciale del partito guidato da Giorgia Meloni.
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«Assumeremo i provvedimenti necessari ed opportuni, perché su questi temi Fdi non ammette ambiguità o doppie morali».
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A un anno e mezzo di distanza, a inizio maggio 2022 Fdi ha poi deciso di sostenere la candidatura a sindaco proprio di Bocchi, mentre Lega e Forza Italia hanno deciso di appoggiare Vignali, ex sindaco di Parma dal 2007 al 2011. A luglio 2020 lo stesso Vignali ha ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Bologna, che ha estinto le pene accessorie per la condanna e ogni altro suo effetto penale conseguente.
la foto col deretano priamo bocchi 5