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    LA FANTERIA ISRAELIANA HA PRESO IL CONTROLLO DELLA ROCCAFORTE DI HAMAS A JABALYA, NEL NORD DELLA STRISCIA DOPO 10 ORE DI COMBATTIMENTO - LE OPERAZIONI MILITARI ISRAELIANE HANNO CONTINUATO A INSISTERE SUI TUNNEL DI HAMAS, ANCHE CON LA CACCIA AI LEADER DELLA FAZIONE JIHADISTA: UCCISO MOHSEN ABU ZINA, CAPO DELLA PRODUZIONE DI ARMI DI HAMAS, UN RUOLO IMPORTANTE NELLA GERARCHIA MILITARE DELL'ORGANIZZAZIONE - DALL'AVVIO DELLE OPERAZIONI SONO STATI OLTRE 130 GLI IMBOCCHI DI TUNNEL DISTRUTTI DALL'ESERCITO DENTRO L'ENCLAVE PALESTINESE…


     
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    ISRAELE, PRESA ROCCAFORTE HAMAS A JABALYA NEL NORD DI GAZA

    palestinesi in fuga da gaza palestinesi in fuga da gaza

    (ANSA) - TEL AVIV, 09 NOV - La fanteria israeliana ha preso il controllo della roccaforte di Hamas nel nord della Striscia dopo 10 ore di combattimento. Lo ha detto, citato dai media, l'esercito israeliano, secondo cui forze della Brigata Nahal ora controllano la postazione - conosciuta come Avamposto 17 - nel campo profughi di Jabalya - nel nord dell'enclave palestinese, dopo aver sconfitto operativi di Hamas e della Jihad islamica che erano "sia sul terreno" sia nei tunnel. Decine - ha aggiunto - i miliziani uccisi.

    bombardamenti nella striscia di gaza bombardamenti nella striscia di gaza

     

    ISRAELE, 'HAMAS HA PERSO IL CONTROLLO DEL NORD DI GAZA'

    (di Massimo Lomonaco) (ANSA) - TEL AVIV, 09 NOV - Hamas ha perso il controllo del nord di Gaza. L'annuncio è arrivato dall'esercito israeliano al termine di un'ennesima giornata di conflitto durissimo con i miliziani della Striscia. "I palestinesi stanno andando via dal nord perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro", ha riferito il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che al sud "c'è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo".

     

    soldati israeliani nella striscia di gaza soldati israeliani nella striscia di gaza

    Le operazioni militari israeliane hanno continuato a insistere sui tunnel di Hamas, anche con la caccia ai leader della fazione jihadista. Oggi è stata la volta di Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas, un ruolo importante nella gerarchia militare dell'organizzazione. Era "un esperto nello sviluppo di armi strategiche e dei razzi utilizzati dai terroristi", ha fatto sapere il portavoce militare annunciandone la morte. In pratica l'arsenale militare che la fazione ha accumulato negli anni, compresi i missili anti tank usati contro le truppe israeliane.

     

    palestinesi in fuga da gaza palestinesi in fuga da gaza

    Dall'avvio delle operazioni sono stati oltre 130 gli imbocchi di tunnel distrutti dall'esercito dentro l'enclave palestinese. In molti di questi casi i soldati - ha spiegato il portavoce militare - hanno trovato accanto agli imbocchi strutture con batterie d'auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell'aria. A fare la parte del leone in questa minuziosa ricognizione sono i reparti dei genieri combattenti incaricati di identificare gli ingressi di una rete sotterranea che si estende per circa 500 chilometri.

    la striscia di gaza dall alto la striscia di gaza dall alto

     

    A martellare i miliziani di Hamas, oltre ai raid aerei, ci sono anche i battaglioni di artiglieria che colpiscono dal bordo della Striscia, su indicazioni delle truppe sul campo. Uno di questi bombardamenti ha distrutto la moschea Khaled Ben al-Walid, uno dei simboli della città di Khan Yunes, a sud di Gaza. L'edificio si trovava in un campo profughi ma al momento dell'attacco era vuoto. Israele ha poi accusato ancora una volta Hamas di sfruttare "le ambulanze, gli ospedali, le cliniche, le moschee e le scuole a fini terroristici". Inoltre, secondo l'Idf, i miliziani "usano le ambulanze per trasferire armi e operativi dentro la Striscia", così come strutture civili e i civili stessi "come scudi umani".

     

    soldati israeliani a gaza soldati israeliani a gaza

    La pressione dell'esercito si intensifica sempre di più a Gaza City, dove le truppe sono arrivate a poca distanza dall'ospedale Shifa, anche se per ora l'ingresso dei soldati non c'è stato. Sotto e dentro quell'ospedale, ha più volte sostenuto Israele, si nasconde il comando centrale di Hamas, che lì avrebbe stipato quasi 500mila litri di carburante. A dare la misura della pressione dell'esercito basti citare le dimensioni dello schieramento: per la prima volta dalla guerra in Libano del 1982 un'intera divisione di riservisti sta operando nel nord di Gaza, dove controlla l'area di Beit Hanoun.

     

    carro armato israeliano a gaza carro armato israeliano a gaza

    Intanto la situazione della popolazione dell'enclave palestinese si fa ogni giorno più drammatica e l'Idf ha di nuovo aperto un corridoio umanitario lungo la strada Sallah a-Din, che taglia verticalmente la Striscia. Secondo l'esercito, oggi circa 50mila palestinesi sono passati da nord a sud e si prevede che l'iniziativa sarà ripetuta anche domani. Se il fronte di Gaza resta il principale, quello in Cisgiordania sta diventando incandescente e rischia di sfociare in un altro conflitto aperto. Lo stesso premier Benyamin Netanyahu ha visto i leader degli insediamenti ebraici nei Territori occupati, convocati d'urgenza.

     

    carro armato israeliano a gaza carro armato israeliano a gaza

    "Questo incontro - ha detto - rientra nella visita odierna del Gabinetto di guerra nel comando della regione militare centrale alla luce degli avvertimenti dei responsabili alla sicurezza per la grave escalation in atto nella Giudea-Samaria" (Cisgiordania, ndr)". Lo stesso capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha denunciato che "la situazione sta diventando sempre più grave in Cisgiordania. Dal 7 ottobre 158 palestinesi sono stati uccisi, compresi 45 bambini". Nella Striscia ormai al collasso il numero dei morti (il ministero della Sanità locale non fa distinzione tra civili e miliziani) è arrivato a 10.569, di cui 4.324 minori e 2.823 donne.

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