Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per www.repubblica.it
Elisa Zombini
“Io ho sempre detto a mia figlia di non bruciare le tappe, che ogni frutto ha la sua stagione. Ma come si fa con questi ragazzi? Appena giri l’occhio fanno ciò che vogliono”. Elisa Zombini, 50 anni, di Verona, non riesce a trattenere le lacrime mentre ripercorre il dramma giudiziario che sta attraversando la sua famiglia.
Questa madre si è trovata indagata per aver istigato una violenza sessuale, quella della figlia tredicenne con un ragazzo di 18 anni. Da quel rapporto, poi, è nata anche una bambina, che oggi ha 16 mesi. L’inchiesta parte perché la giovanissima mamma se ne va a scuola, in seconda media, e gli insegnanti si rendono conto che ha il pancione.
ragazza incinta
L’istituto attiva i servizi sociali e così parte la segnalazione alla Procura. Risultato: fidanzato della tredicenne indagato per violenza sessuale e la madre per favoreggiamento. “E’ un paradosso pensare che se avesse abortito nessuno si sarebbe accorto di nulla. Ma io sono contenta che sia andata così e anzi: rifarei tutto”, dice accanto al suo avvocato, Marcello Manzato del foro di Verona.
Elisa Zombini, lei è una madre che viene accusata di aver istigato la violenza sessuale nei confronti della figlia. Cos’ha fatto per meritare questa accusa? Ha concesso che il fidanzato dormisse da voi?
“Nulla di tutto questo. Ho anche una figlia di 23 anni, che vive con il marito e la sua famiglia nel mio stesso condominio. L’altra mia figlia, la più piccola, andava spesso a trovarli e lì ha conosciuto il fratello di mio genero”.
ragazzina incinta
Quanti anni ha questo ragazzo?
“All’epoca dei fatti ne aveva 18, compiuti da qualche settimana. Mia figlia, invece, ne aveva 13 e mezzo”.
Cosa è successo tra i due?
“Si sono conosciuti, si sono frequentati e si sono piaciuti. Sono stati insieme e lei è rimasta incinta”.
Lei ha mai fatto nulla per metterla in guardia dei rischi che poteva avere un simile rapporto, soprattutto per la differenza di età?
“Certo che l’ho messa in guardia, o almeno ho provato a farlo. Gliel’ho detto in tutti i modi. Le ho detto anche che, se proprio fosse stato inevitabile, avrebbe dovuto usare delle precauzioni. Invece è andata così”.
ragazza incinta
Ma lei non è riuscita a governare le uscite di sua figlia?
“Andava a trovare la sorella al piano di sotto, per giocare alla Playstation. Questo mi diceva. Invece lì poi sono conosciuti e hanno cominciato a frequentarsi”. […]
Sua figlia è contenta ora? È ancora insieme con il fidanzato?
“Sì, stanno benissimo. Hanno la loro bambina ma questo processo mina fortemente la stabilità di tutta la nostra famiglia. Non c’è niente che non va tra loro, se non questa accusa infamante e destabilizzante”.
All’epoca non si era resa conto che stava nascendo qualcosa tra loro due?
“Sono stata anche io due giorni a Rimini, durante quella vacanza. Ho visto che c’era simpatia, l’avevo colto. Andavano insieme a fare il bagno… Però non pensavo che finisse in questo modo”.
gravidanza
Forse avrebbe potuto cercare di evitarlo, in qualche modo. Non crede?
“E come? Dovevo chiuderla in casa? Io credo che avrebbero trovato qualsiasi altro modo per stare insieme. Penso di aver fatto il mio dovere di madre, mettendola al corrente dei rischi, del fatto che era troppo giovane per affrontare una storia del genere. Ci avevano consigliato anche l’aborto”. […]