Walter Rauhe per La Stampa
protesta contro merkel degli anti musulmani di pegida
«Non accetteremo un tetto limite all’ingresso dei migranti in Germania». È quanto ha assicurato ieri Angela Merkel nel corso della tradizionale intervista estiva alla prima emittente televisiva pubblica Ard. La Cancelliera cristiano-democratica, pur ribadendo la sua intenzione di «voler ridurre il numero dei profughi e di combattere le cause della loro fuga», resta fedele ad uno dei punti chiave della sua politica, e questo «per l’intera durata della prossima legislatura».
L’annuncio fatto ieri da Angela Merkel non sorprende più di tanto gli osservatori politici a Berlino e rispecchia perfettamente la strategia pragmatica di una Cancelliera la cui azione politica segue in primo luogo uno schema preciso e calcolato e solo in secondo le sue reali convinzioni personali.
MERKEL CSU PROFUGHI 5
Fissare un limite massimo al numero dei nuovi ingressi, come richiesto ripetutamente dal Partito alleato dei cristiano-sociali bavaresi della Csu, è a conti fatti del tutto superfluo. Dopo aver accolto nel 2015 oltre ottocentomila profughi provenienti in massima parte dalla Siria, dall’Afghanistan e dall’Iraq, la Germania ha richiuso nel frattempo le sue frontiere respingendo i migranti provenienti dagli altri Paesi dell’Unione europea ed estendendo la lista dei cosiddetti «Paesi di provenienza sicuri» in alcuni casi persino all’Afghanistan, all’Egitto, alla Tunisia e Algeria.
Nel mese di gennaio la polizia di frontiera ha contato in Baviera – principale punto di arrivo della rotta balcanica e dei profughi provenienti dal Brennero – solo più 1655 arrivi, contro i 61mila registrati ancora nello stesso mese un anno fa.
merkel orban migranti profughi
Sullo sfondo di queste cifre è cosa facile per Angela Merkel opporsi all’introduzione di un tetto massimo per i profughi. E come ha dimostrato il recente vertice trilaterale a Trieste con Macron e Gentiloni, la Cancelliera non si sbilancia nemmeno sullo spinoso tema di una più equa ripartizione dei rifugiati in arrivo dal Mediterraneo fra i Paesi dell’Unione europea.
gentiloni merkel
La Germania – questo il suo credo ripetuto come un mantra in tutte le occasioni – ha già fatto la sua parte e in un periodo di campagna elettorale non sarà certo Berlino a venire incontro alle richieste d’aiuto lanciate dall’Italia. Promettere nessun limite massimo ai nuovi arrivi resta dunque una dichiarazione vaga, se non vuota.
MIGRANTI ACCAMPATI SOTTO UN VIADOTTO A VENTIMIGLIA