focaccia
(ANSA) - La ricetta della focaccia è vecchia di ben 9mila anni, già ampiamente diffusa tra gli abitanti del Medio Oriente tra 7mila e 5mila anni fa. Lo conferma lo studio internazionale pubblicato sulla rivista Scientific Reports e guidato dall'Università Sapienza di Roma, che ha analizzato i residui rimasti nei recipienti di argilla che venivano utilizzati per cuocere gli impasti.
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I risultati mostrano, inoltre, che le ricette prevedevano già diverse varianti: le focacce venivano, infatti, insaporite con grassi animali e condimenti vegetali e, viste le grandi dimensioni, erano probabilmente destinate ad un consumo conviviale nell'ambito della comunità. "Il nostro studio offre una vivida immagine di comunità che utilizzavano i cereali coltivati per preparare pani e focacce arricchiti con vari ingredienti e consumati in gruppo - dice Sergio Taranto, che ha guidato lo studio - e ci porta a ritenere che questa tradizione culinaria del Tardo Neolitico si sia sviluppata nell'arco di circa 6 secoli".
I ricercatori hanno studiato frammenti dei recipienti in argilla provenienti da diversi siti archeologici tra Siria e Turchia, risalenti ad un periodo compreso tra il 6.400 e il 5.900 a.C. Grazie a diverse tipologie di analisi, è emerso che questi recipienti, dotati di incisioni regolari sul fondo probabilmente per facilitare la rimozione del pane una volta cotto, venivano effettivamente usati per cuocere impasti ottenuti a partire da farine di frumento o orzo.
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Sulla base di esperimenti condotti con repliche di recipienti simili e forni a cupola come quelli utilizzati in quel periodo, la cottura avveniva ad una temperatura iniziale di 420 gradi, per circa 2 ore. Inoltre, i residui organici rimasti hanno svelato, almeno in alcuni casi, che erano previsti anche condimenti con grassi animali e sostanze vegetali.