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    LA FORMULA 1 CORRE VERSO IL CRAC - CON 7 GP GIÀ RINVIATI (PIÙ QUELLO DI MONACO, ANNULLATO) SQUADRE E ORGANIZZATORI STANNO FACENDO I CONTI CON LE SPESE E I MANCATI INTROITI. ANCHE 'LIBERTY MEDIA', CHE DETIENE I DIRITTI COMMERCIALI DEL MONDIALE POTREBBE RISCHIARE IL FALLIMENTO. LA McLAREN CHIEDE UN'ALTRA RIDUZIONE DELLA SPESA MASSIMA CONSENTITA, LA FERRARI SI OPPONE PER EVITARE TAGLI AI DIPENDENTI…


     
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    Claudio Russo per “il Messaggero”

     

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    Anche uno sport milionario come la Formula 1 è precipitato in una crisi nera. Con 7 GP già rinviati (più quello di Monaco, annullato) squadre e organizzatori stanno facendo i conti con le spese e i mancati introiti.

     

    E, come se non bastasse, litigano e non hanno ancora trovato un accordo sui budget da rispettare e le regole da adottare che necessariamente saranno diverse da quelle approvate in precedenza. Anche Liberty Media, che detiene i diritti commerciali del Mondiale potrebbe rischiare il fallimento. Ieri c'è stata una lunga riunione in remoto fra team, organizzatori, la Fia e la società finanziaria americana che gestisce il campionato.

     

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    In discussione un'altra riduzione della spesa massima consentita, richiesta in particolare dalla McLaren, che era stata fissata al massimo di 175 milioni di dollari annui, da portare a 100. Questa proposta è gradita a tutte le squadre più piccole e forse anche alla Mercedes, mentre Ferrari e Red Bull sono in difficoltà ad accettarla. La Casa di Maranello con circa 1.000 dipendenti alla Gestione sportiva, riducendo il bilancio sarà costretta a ridurre il numero dei dipendenti, quella austriaca, a rivedere completamente tutti i suoi programmi.

     

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    Zak Brown, amministratore delegato di McLaren ha lanciato l'allarme: «In questa situazione si rischia di perdere almeno due squadre, se non quattro. E' devastante, una minaccia per tutta la F1. Abbiamo 20 macchine sulla griglia, potremmo anche averne solo 18 ma non di meno. Dobbiamo per forza abbassare ulteriormente i costi». Si fanno i nomi, fra quelle più a rischio, di Sauber Alfa Romeo, Haas e anche Renault.

     

    Qualcuno ha già iniziato a tagliare: proprio nella McLaren, i piloti Sainz e Norris si sono ridotti lo stipendio del 20%. Stessa percentuale anche alla Williams per Latifi e Russel e i principali dirigenti. La scuderia di Grove ha anche lasciato a casa diversi dipendenti in congedo non pagato fino al termine di maggio. In caso defezione di alcune squadre si studia la possibile che quelle rimaste possano vendere le loro monoposto per completare lo schieramento. Ma è ancora tutto da vedere.

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